Sottopassi, ancora sciopero della fame di Mornata: poi la class action contro il Comune?
SEVESO - Mario Mornata annuncia che dalle 24 di questo mercoledì fino al 2 settembre, giorno in cui sarà presentata in Consiglio comunale la mozione di Daniele Tagliabue, farà il terzo sciopero della fame. Ma lascia intendere la possibilità di una class action contro il Comune per la questione sottopassi
Terzo sciopero della fame. Mario Mornata dalle 24 di questo mercoledì, 24 agosto, cercherà di sensibilizzare cittadini e istituzioni riguardo alla mozione che sarà presentata da Daniele Tagliabue (lista civica Sevesoviva) nella seduta consiliare del 2 settembre.
"Lo sciopero durerà fino a quella data - spiega Mornata -. Ritengo questa mia azione un atto dovuto in quanto accuso l'amministrazione Butti di codardia politica nei confronti dei cittadini di Seveso, sudditanza partitocratica e psicologica nei confronti dei poteri forti FNM/Regione. La conseguenza di tale atto in termini sostanziali è da ritenersi atto doloso e colpa grave configurabile come disastro ambientale (divisione in due di Seveso). Lo stumento utilizzabile per i cittadini rimarrà il mezzo giuridico della class action in quanto parte lesa provocato dalla scelta scellerata di questa amministrazione".
La mozione, sottoscritta anche da Massimo Vaccarino (Pdl) e Natale Alampi (lista civica Tallarita per Seveso) chiede al Consiglio comunale di prendere posizione sul tema della ferrovia con tre richieste ben precise: a) comunicare per iscritto a Regione Lombardia che Seveso non accetta il raddoppio ferroviario a nord della stazione senza l'abbassamento del piano ferroviario; b) contrastare qualsiasi azione volta all'imposizione ai cittadini di Seveso del raddoppio ferroviario in superficie; c) continuare il tavolo di lavoro avviato con Regione Lombardia e Ferrovie Nord per realizzare il progetto preliminare di interramento ferroviario locale mediante nuove tecnologie.
"Lo sciopero durerà fino a quella data - spiega Mornata -. Ritengo questa mia azione un atto dovuto in quanto accuso l'amministrazione Butti di codardia politica nei confronti dei cittadini di Seveso, sudditanza partitocratica e psicologica nei confronti dei poteri forti FNM/Regione. La conseguenza di tale atto in termini sostanziali è da ritenersi atto doloso e colpa grave configurabile come disastro ambientale (divisione in due di Seveso). Lo stumento utilizzabile per i cittadini rimarrà il mezzo giuridico della class action in quanto parte lesa provocato dalla scelta scellerata di questa amministrazione".
La mozione, sottoscritta anche da Massimo Vaccarino (Pdl) e Natale Alampi (lista civica Tallarita per Seveso) chiede al Consiglio comunale di prendere posizione sul tema della ferrovia con tre richieste ben precise: a) comunicare per iscritto a Regione Lombardia che Seveso non accetta il raddoppio ferroviario a nord della stazione senza l'abbassamento del piano ferroviario; b) contrastare qualsiasi azione volta all'imposizione ai cittadini di Seveso del raddoppio ferroviario in superficie; c) continuare il tavolo di lavoro avviato con Regione Lombardia e Ferrovie Nord per realizzare il progetto preliminare di interramento ferroviario locale mediante nuove tecnologie.
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