Vanno in chiesa per pregare, spariscono soldi e cellulare
SEVESO - Una brutta disavventura per una comitiva di ragazzi andati in vacanza in Abruzzo con la parrocchia. Lo zaino dimenticato in chiesa a Pineto da uno dei partecipanti è stato "ripulito" da ignoti: spariti soldi, documento d'identità e telefono cellulare.
Al termine del momento di preghiera spariscono soldi e un telefono cellulare: è la notizia che rimbalza dall'Abruzzo, più precisamente da Pineto, e che come riportato dal giornale online cityrumors.it vede nei panni della vittima un ragazzo andato in vacanza con la parrocchia di San Pietro Martire.
Stando a quanto riporta il sito, una cinquantina di ragazzi sono entrati ieri mattina nella chiesa di Sant'Agnese. Un semplice momento di preghiera prima di dedicarsi alle attività della giornata. Quando sono usciti, però, uno di loro si è accorto di non avere con sé lo zaino. E non appena è rientrato per prenderlo, l'amara sorpresa: qualcuno in chiesa lo aveva aperto e si era impossessato del contenuto.
Pare che qualche ladruncolo sia riuscito a fargli sparire i soldi, i documenti e il telefono cellulare. I sospetti, secondo il sito, ricadrebbero su un ragazzo che è stato notato all'arrivo della comitiva in prossimità della chiesa.
Il gruppo in vacanza, ovviamente, non ha potuto fare altro che recarsi dai Carabinieri per sporgere denuncia.
Stando a quanto riporta il sito, una cinquantina di ragazzi sono entrati ieri mattina nella chiesa di Sant'Agnese. Un semplice momento di preghiera prima di dedicarsi alle attività della giornata. Quando sono usciti, però, uno di loro si è accorto di non avere con sé lo zaino. E non appena è rientrato per prenderlo, l'amara sorpresa: qualcuno in chiesa lo aveva aperto e si era impossessato del contenuto.
Pare che qualche ladruncolo sia riuscito a fargli sparire i soldi, i documenti e il telefono cellulare. I sospetti, secondo il sito, ricadrebbero su un ragazzo che è stato notato all'arrivo della comitiva in prossimità della chiesa.
Il gruppo in vacanza, ovviamente, non ha potuto fare altro che recarsi dai Carabinieri per sporgere denuncia.