Marzorati: "Lascio una città migliore di quella che ho trovato"

VAREDO - Il sindaco Diego Marzorati, venerdì sera nell'aula civica di piazza Biraghi, ha voluto fare pubblicamente il bilancio di cinque anni di amministrazione. Presenti con lui gli assessori che hanno parlato dei vari settori, elencando ciò che è stato fatto e spiegando gli elementi di criticità.

"Sono stati cinque anni difficili. Un po' per la congiuntura economica che ha danneggiato tutti, un po' perché i Comuni sono costretti a subire le scelte del Governo centrale di Roma. Ma di una cosa sono certo: abbiamo fatto del nostro meglio e, ora, possiamo dire che stiamo lasciando una città in condizioni migliori rispetto a come l'abbiamo trovata". Così il sindaco Diego Marzorati venerdì sera nell'aula civica di piazza Biraghi, dove ha voluto fare pubblicamente il bilancio del suo mandato alla fine dei cinque anni di governo.

"Abbiamo iniziato subito con una difficoltà - ha affermato Marzorati - anzi due: la questione del Cimep e l'acquisizione ereditata di Villa Bagatti Valsecchi. Di fatto dopo aver vinto le elezioni, quando mi sono seduto alla scrivania è come aver trovato debiti per 12 milioni di euro nel cassetto. Considerate che ai tempi il bilancio del Comune era di 19 milioni di euro con 2 milioni e mezzo di euro tra le entrate come oneri di urbanizzazione. Oggi il bilancio è di 12 milioni con soli 250 mila euro di oneri. Ma noi siamo coriacei e ci siamo rimboccati le maniche".

Se con queste premesse è facile immaginare in che direzione è andato il lavoro svolto dal settore finanziario, non è difficile pensare che uno degli uffici più esposti è stato quello dei Lavori pubblici. "Nonostante tutto - ha dichiarato l'assessore Pierino Beni - abbiamo fatto asfaltature, sistemato viale Brianza, realizzato la velostazione. Abbiamo due aree cani, è sparito il depuratore, cosa che nessuno avrebbe nemmeno osato immaginare. Riqualificato il vede urbano, così come interventi nelle scuole per sistemare la controsoffittatura".

Nel settore dell'istruzione e della cultura è stato messa in risalto la collaborazione con le associazioni e con il territorio, fondamentale per esempio anche per ampliare l'orario di apertura della biblioteca. Sistemato il patrimonio storico di Merati, introdotto il wi-fi in biblioteca. Nelle scuole tariffe inalterate e potenziati i servizi (resi gratuiti per il terzo figlio e successivi).

Fabrizio Figini, assessore all'Urbanistica, ha voluto subito ricordare che ai tempi della campagna elettorale si tendeva a "bollare" la coalizione di centrodestra come quella dei palazzinari: "Ebbene, oltre a evitare la colata di cemento in piazza Caduti dell'Onu, ricordo che abbiamo inserito Villa Bagatti Valsecchi nel parco del Grugnotorto. Abbiamo sottoposto a vincolo 36 mila metri quadrati, circa cinque volte il campo da calcio di San Siro. Fatto un Piano di Governo del Territorio che preserva il nostro territorio".

L'altro Figini, Matteo, ha esordito dichiarando che nel settore sociale sono stati garantiti gli stessi servizi offerti in precedenza, ma risparmiando 500 mila euro all'anno. In più controlli contro chi occupa abusivamente gli alloggi comunali, introduzione del bonus bebè, nascita dello Sportello giovani.

"Non è stato detto tutto - ha concluso Marzorati - perché molte cose non si vedono ma sono state fatte o si danno per scontate. Altre cose si vedranno in futuro: quello che prima era il depuratore, un elemento di fastidio per la città, diventerà una risorsa con la nascita di un nuovo parco. Ci vorranno anni, ma abbiamo seminato bene perché questo miracolo potesse accadere".