Un nido di merli con un guardiano speciale: un rottweiler da 45 chili

VAREDO - Vi avvicinereste a un rottweiler? Noi no, anche in presenza del padrone. E' uno di qui cani che incutono timore e rispetto e che suggeriscono di tenersi abbastanza lontani. La natura, però, ci regala scene curiose. E proprio un bell'esemplare di questa razza è diventato il guardiano di un nido di merli

Un nido di merli con quattro uova e un guardiano del tutto speciale: chi vuole avvicinarsi deve prima fare i conti con un rottweiler. Accade a Varedo, sul balcone della famiglia Cavallini di via Giotto, dove la natura ci ha regalato questa situazione un po' speciale.

Un cagnolone, che chiunque di noi potrebbe associare alla pericolosità, alla grinta, tanto da tenersene alla larga, è sembrato il "vicino" di casa ideale per i merli. Fatto il nido, ecco le quattro uova, di cui solo tre si sono dischiuse.

I merli, a dire il vero, non hanno poi nemmeno sbagliato la loro valutazione: perché quel cane li protegge davvero a dovere. Un po' sorpreso dalla compagnia, meravigliato anche dall'attenzione che i padroni riservano ai nuovi arrivati, ma fa il suo bravo dovere di guardiano.

Mamma e papà merlo, nel frattempo, si danno da fare per portare loro del cibo e per accompagnarli al primo volo. Il posticino è un po' nascosto e abbastanza protetto dalle intemperie, dai predatori e dagli sguardi indesiderati.

I merli, come la maggior parte degli uccelli, nascono ciechi e implumi, ma ben presto si rivestiranno di un piumino grigio bruno. I piccoli vengono alimentati per un paio di settimane all'interno del nido, prevalentemente con lombrichi ed insetti vari. Alternativamente entrambi i genitori fanno incessantemente la spola fra il nido e i luogo dove sanno di trovare cibo. 

Ora la famiglia Cavallini, che li controlla a vista, aspetta che abbandonino il nido. Di solito succede a circa tre settimane di età, ma i piccoli non sanno ancora volare, le alucce non sono abbastanza robuste e le penne sono ancora troppo corte per garantire un volo sicuro e sufficientemente rapido.
Dapprima restano a terra, nascosti fra i cespugli e le erbe, immobili e zitti, in attesa che i genitori arrivino per l'imbeccata, poi cominciano a fare esercizio di volo sbattendo le ali, tentando i primi incerti voletti per raggiungere i rami bassi dei cespugli. Questo periodo è il più pericoloso per il giovane merlo, che ha molte probabilità di cadere vittima dei predatori.

Qui sembrano non esserci problemi. I predatori, se si avvicinano troppo, rischiano di diventare un ghiotto boccone per il rottweiler.