Elio Bonavita: i responsabili dell'incidente mortale patteggiano
VEDANO AL LAMBRO - Patteggiamento per i due automobilisti che, un anno fa, secondo la Procura hanno causato l'incidente costato la vita a Elio Bonavita: il quindicenne di Villasanta che stava andando a giocare a pallone accompagnato dalla mamma.
Si avvia verso la conclusione, con due patteggiamenti, il procedimento penale relativo al tragico incidente di Vedano al Lambro in cui aveva perso la vita Elio Bonavita: il quindicenne di Villasanta, morto in auto in uno scontro mentre stava andando a giocare a pallone.
Una vicenda avvenuta un anno fa e che aveva molto scosso l'opinione pubblica. Tanto che perfino il Milan, nello scorso mese di ottobre, ha deciso di dedicare uno dei suoi campi a Elio Bonavita.
Davanti a Giovanni Gerosa, Giudice dell'udienza preliminare, i due automobilisti finiti sotto accusa hanno dichiarato la volontà di patteggiare.
Secondo quanto hanno stabilito le indagini, il manager di Vedano al Lambro, al volante dell'Audi Q5, avrebbe svoltato su viale Brianza senza fermarsi e senza dare la precedenza a un automobilista di Triuggio, a bordo di una Range Rover Evoque, che per scansarlo sarebbe poi finito nell'altra corsia centrando la piccola Citroen C1 su cui viaggiava il ragazzo insieme alla mamma in prossimità della Villa Reale. Per il manager di Vedano l'accusa, oltre all'omicidio colposo e alle lesioni, era anche quella di omissione di soccorso.
Pare che con la Procura abbia concordato una pena a 24 mesi, mentre i mesi sarebbero 22 per l'automobilista di Triuggio.
Una vicenda avvenuta un anno fa e che aveva molto scosso l'opinione pubblica. Tanto che perfino il Milan, nello scorso mese di ottobre, ha deciso di dedicare uno dei suoi campi a Elio Bonavita.
Davanti a Giovanni Gerosa, Giudice dell'udienza preliminare, i due automobilisti finiti sotto accusa hanno dichiarato la volontà di patteggiare.
Secondo quanto hanno stabilito le indagini, il manager di Vedano al Lambro, al volante dell'Audi Q5, avrebbe svoltato su viale Brianza senza fermarsi e senza dare la precedenza a un automobilista di Triuggio, a bordo di una Range Rover Evoque, che per scansarlo sarebbe poi finito nell'altra corsia centrando la piccola Citroen C1 su cui viaggiava il ragazzo insieme alla mamma in prossimità della Villa Reale. Per il manager di Vedano l'accusa, oltre all'omicidio colposo e alle lesioni, era anche quella di omissione di soccorso.
Pare che con la Procura abbia concordato una pena a 24 mesi, mentre i mesi sarebbero 22 per l'automobilista di Triuggio.