"Fake marriage": finti matrimoni per portare in Italia donne dominicane
VIMERCATE - I Carabinieri della Compagnia di Vimercate hanno rintracciato a Monza una donna dominicana di 56 anni, colpita da ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal Tribunale di Vasto. Secondo l'accusa favoriva l'immigrazione clandestina in Italia di connazionali attraverso "finti" matrimoni con italiani
"Finti" matrimoni per favorire l'immigrazione clandestina e per consentire la permanenza illegale di donne extracomunitarie sul territorio italiano: si è spinta fino in Brianza, l'indagine coordinata dalla Procura di Vasto. Una donna dominicana di 56 anni, residente a Monza e rintracciata dai Carabinieri della Compagnia di Vimercate, è stata raggiunta per un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Ai domiciliari la figlia di 30 anni residente a Vasto e un'altra donna molisana. In carcere altri due italiani. Denunciate in totale, a vario titolo 22 persone.
Si tratta dell'esito dell'indagine "Fake Marriage" il cui nome, falso matrimonio, indica già tutto, iniziata nel mese di agosto dai Carabinieri della Compagnia di Vasto con la collaborazione delle stazioni di Roccasponalveti e di San Buono.
Sotto la lente di ingrandimento dei militari una fitta rete di relazioni che, secondo gli inquirenti, sarebbero servite per fare entrare sul territorio nazionale alcune donne dominicane. La tecnica utilizzata era molto semplice: si trattava di accompagnare nel Paese caraibico italiani disposti a contrarre un finto matrimonio per connsentire alle donne di ottenere un permesso di soggiorno nel nostro Paese e la cittadinanza italiana. La coppia, poi, di fatto non era tale visto che i due non avrebbero mai vissuto sotto lo stesso tetto.
Il blitz dei Carabinieri nell'abitazione di monzese della dominicana pare abbia permesso di trovare anche traccia della documentazione che certifica l'attività dell'organizzazione, che riscuoteva da 5 ai 10 mila euro per ogni affare andato in porto. Non si esclude che questa prima parte dell'operazione possa portare a nuovi sviluppi con un maggiore coinvolgimento della realtà brianzola.Si tratta dell'esito dell'indagine "Fake Marriage" il cui nome, falso matrimonio, indica già tutto, iniziata nel mese di agosto dai Carabinieri della Compagnia di Vasto con la collaborazione delle stazioni di Roccasponalveti e di San Buono.
Sotto la lente di ingrandimento dei militari una fitta rete di relazioni che, secondo gli inquirenti, sarebbero servite per fare entrare sul territorio nazionale alcune donne dominicane. La tecnica utilizzata era molto semplice: si trattava di accompagnare nel Paese caraibico italiani disposti a contrarre un finto matrimonio per connsentire alle donne di ottenere un permesso di soggiorno nel nostro Paese e la cittadinanza italiana. La coppia, poi, di fatto non era tale visto che i due non avrebbero mai vissuto sotto lo stesso tetto.