"Un treno di perché": la curiosità dei bambini in scena al TeatrOreno

VIMERCATE - Questo pomeriggio alle 16 al TeatrOreno va in scena "Un mondo di perché", ultimo appuntamento della rassegna "Ogni favola è un gioco" dedicata al pubblico più giovane. Il biglietto di ingresso costa 7 euro ed è comprensivo della merenda.

La curiosità del bambino che cresce e i suoi tanti interrogativi diventano spettacolo: oggi, domenica 13 marzo, alle 16 al TeatrOreno va in scena "Un treno di perché", ultimo appuntamento della rassegna "Ogni favola è un gioco" dedicata al pubblico più giovane.

Un’infinita curiosità spinge sempre i bambini verso il perché di ogni cosa. Con la loro mente veloce, libera e curiosa, ci riportano quesiti dall’apparenza bizzarra, a volte raggelanti; pongono domande e attendono risposte significative; hanno necessità di orientarsi per dare significato alle sensazioni che provano e lo fanno rivolgendosi a noi.
 
Se per qualsiasi ragione l’adulto si sottrae al compito di risolvere l’ansia contenuta nella domanda del bambino - o si affida solamente alla correttezza scientifica della risposta - avviene un restringimento della comunicazione e dei rapporti; il bambino cercherebbe altrove le risposte su ciò che gli sta a cuore trasformando i genitori in dispensatori di cose (di servizi) e non di significati. La risposta, la via d’uscita per l’adulto, passa tra verità visibile e immaginazione e il gioco della rappresentazione può essere il luogo in cui avviene una tale sintesi.

"Ho voluto riaccostarmi alle modalità semplici e immediate del teatro - racconta l'autore e protagonista dello spettacolo, Ferruccio Filippazzi -  una sorta di iniziazione che, partendo dai perché, perché, perché dei piccoli, sappia mostrare come dal gioco di tutti i giorni si possa giungere al racconto, alla rappresentazione, al teatro; dal gioco dei piccoli a quello degli adulti, in un percorso circolare che il teatro può trasformare in esperienza. Un padre ed il suo piccolo stanno giocando con un trenino. Il padre è sommerso dai tanti perché del suo bambino. Un po’ negandosi, un po’ stando al gioco affiora il ricordo di Rocco, amico d’infanzia e del suo papà ferroviere. Un papà ferroviere, forse capotreno, che aveva sempre voglia di regalare storie a grandi e piccini. Il paese di Rocco erano poche case tra un pascolo e un campo di grano: la scuola, la chiesa, la piccola piazza e la stazione. Tutta la vita era lì".
 
"E così la sera - aggiunge l'autore - prima di andare a letto, ci si trovava tutti insieme con le famiglie a commentare la giornata, quello che era successo, ... a volte le sere erano più speciali quando arrivava il papà di Rocco, che era l’unico abitante di quel paese che viaggiando in treno, vedeva un mondo agli altri sconosciuto. E lui era in grado si rispondere a domande e curiosità di tutti, grandi e piccoli. Ma il momento più speciale per Rocco arrivava quando, entrato a letto, il papà era tutto per lui. In una notte, più magica delle altre, Rocco, che era un bimbo un po’ cicciotto, attraverso le storie del suo papà, impara ad accettarsi ed a capire anche 'chi nasce un po’ più in là' ”.
 
Il biglietto di ingresso costa 7 euro, sia per bambini sia per adulti, ed è comprensivo della merenda. Ingresso gratuito, invece, per i bambini con meno di tre anni.