Colombo: "Il Comune deve fare da traino per una città più bella"
BIASSONO - Diego Colombo, candidato sindaco di "Biassono Civica" per le prossime elezioni amministrative, traccia la strada: il bello genera il bello. Investimenti del Comune nel decoro urbano. E poi stop al Pgt, riqualificazione di piazza Italia, piste ciclabili, parco urbano e manutenzione per le scuole.
Per i miracoli ci saranno tempi migliori. Diego Colombo, candidato di "Biassono civica", punta decisamente sulla concretezza. "Spesso quando si deve amministrare un paese - racconta in una chiacchierata con i giornalisti - si pensano a grandi progetti. La gente, invece, chiede anche cose minori come l'asfaltatura della strada. Servono entrambe le cose, qui a Biassono ci sono parecchie emergenze da tamponare".
Colombo punta subito il dito verso il centro storico: "C'è una situazione davvero triste nei cortili, che si è incancrenita negli anni. Una volta erano belli, poi i tanti proprietari si sono mossi in modo non coordinato. Il Comune deve diventare interlocutore, proponendo un'idea di come si deve sviluppare il centro. E, naturalmente, deve fare la sua parte. Il bello genera il bello: se il Comune inizia a pensare al decoro urbano, alla pavimentazione, a rendere appetibile il centro storico, anche i privati saranno stimolati a partecipare all'operazione".
Concetto chiarissimo, anche se forse mancano i soldi. "Ne sono consapevole - afferma il candidato sindaco, ma quelli che ci sono cercheremo di utilizzarli al meglio. Io, per esempio, non spenderei mai 400 mila euro per abbattere il muro dell'asilo nido. Ecco, quei soldi per esempio, sarebbero i primi da investire".
Allo stesso tempo l'idea è quella di aiutare i privati con semplificazioni procedurali, aiuto nell'accesso al credito facendo sì che il Comune possa essere garante con gli istituti bancari.
Seconda emergenza da tamponare è il Pgt: "Al di là del ricorso tuttora pendente al Tar, il paese è fortemente cementificato. Noi non siamo quelli dello stop a tutti i costi, ma avere un po' più di cautela e di criterio quello sì. Si è costruito tanto, ma pensate a quanti appartamenti sfitti ci sono sul territorio, soprattutto verso Vedano". Stop quindi al Pgt, completamente da ripensare, per favorire il riuso dell'esistente.
Strettamente collegato a questo tema, quello della nascita del parco urbano: "Sono consapevole che non si crea dall'oggi al domani, ma si può e si deve iniziare a gettare il seme. Avere tanto verde non basta, se non diventa fruibile. Non abbiamo una parte vincolata, nel Parco Valle del Lambro, quella da via Pessina in giù. Ma il verde dev'essere messo a disposizione dei cittadini, non dev'essere solo preservato. Oltretutto, in questo modo si crea anche attrattività e si rivaluta il valore degli immobili.
Nelle intenzioni anche quella di riqualificare piazza Italia ("Il centro si è spostato, questo luogo che ora è un parcheggio può diventare il salotto della città"), la creazione o completamento di tratti di piste ciclabili e, soprattutto, la sistemazione delle scuole: "Quella di via Martin Luther King è da sistemare in modo serio e in fretta. L'attuale amministrazione comunale, concentrata sull'idea del nuovo plesso, l'ha completamente dimenticata. Noi diciamo no al campus in via Locatelli. Ci sono già problemi oggi con 200 ragazzi, figuriamoci il caos che possono generarne 750 con i loro genitori".
Colombo punta subito il dito verso il centro storico: "C'è una situazione davvero triste nei cortili, che si è incancrenita negli anni. Una volta erano belli, poi i tanti proprietari si sono mossi in modo non coordinato. Il Comune deve diventare interlocutore, proponendo un'idea di come si deve sviluppare il centro. E, naturalmente, deve fare la sua parte. Il bello genera il bello: se il Comune inizia a pensare al decoro urbano, alla pavimentazione, a rendere appetibile il centro storico, anche i privati saranno stimolati a partecipare all'operazione".
Concetto chiarissimo, anche se forse mancano i soldi. "Ne sono consapevole - afferma il candidato sindaco, ma quelli che ci sono cercheremo di utilizzarli al meglio. Io, per esempio, non spenderei mai 400 mila euro per abbattere il muro dell'asilo nido. Ecco, quei soldi per esempio, sarebbero i primi da investire".
Allo stesso tempo l'idea è quella di aiutare i privati con semplificazioni procedurali, aiuto nell'accesso al credito facendo sì che il Comune possa essere garante con gli istituti bancari.
Seconda emergenza da tamponare è il Pgt: "Al di là del ricorso tuttora pendente al Tar, il paese è fortemente cementificato. Noi non siamo quelli dello stop a tutti i costi, ma avere un po' più di cautela e di criterio quello sì. Si è costruito tanto, ma pensate a quanti appartamenti sfitti ci sono sul territorio, soprattutto verso Vedano". Stop quindi al Pgt, completamente da ripensare, per favorire il riuso dell'esistente.
Strettamente collegato a questo tema, quello della nascita del parco urbano: "Sono consapevole che non si crea dall'oggi al domani, ma si può e si deve iniziare a gettare il seme. Avere tanto verde non basta, se non diventa fruibile. Non abbiamo una parte vincolata, nel Parco Valle del Lambro, quella da via Pessina in giù. Ma il verde dev'essere messo a disposizione dei cittadini, non dev'essere solo preservato. Oltretutto, in questo modo si crea anche attrattività e si rivaluta il valore degli immobili.
Nelle intenzioni anche quella di riqualificare piazza Italia ("Il centro si è spostato, questo luogo che ora è un parcheggio può diventare il salotto della città"), la creazione o completamento di tratti di piste ciclabili e, soprattutto, la sistemazione delle scuole: "Quella di via Martin Luther King è da sistemare in modo serio e in fretta. L'attuale amministrazione comunale, concentrata sull'idea del nuovo plesso, l'ha completamente dimenticata. Noi diciamo no al campus in via Locatelli. Ci sono già problemi oggi con 200 ragazzi, figuriamoci il caos che possono generarne 750 con i loro genitori".