Gargiulo: "Ridare slancio a una città dormitorio che ha perso vitalità"
DESIO - Una chiacchierata al gazebo con Simone Gargiulo, candidato sindaco della "Lista Civica per Desio". Ci parla di come è nata la sua candidatura, quale la sua idea di città e cosa non lo ha soddisfatto in questi cinque anni di amministrazione Corti.
"No, non ho scelto io di candidarmi. Il presupposto è diverso: siamo un gruppo che ha dato vita alla Lista Civica per Desio e, tutti insieme, abbiamo deciso di rimboccarci le maniche per cercare di fare qualcosa di concreto per la nostra città. Poi il nome del candidato è stato scelto tutti insieme, facendo una serie di valutazioni. Non sono io l'elemento importante, bensì il gruppo e le idee che stanno alla base del progetto". Così Simone Gargiulo, in lizza per la poltrona di sindaco per la "Lisca Civica per Desio", sulla sua candidatura.
L'avvocato spiega subito la differenza tra la sua lista e la gran parte dei concorrenti: "Noi non siamo un partito, con il suo apparato, le sue logiche, le sue gerarchie. Non dobbiamo rendere conto ad altri di ciò che facciamo, se non ai desiani. Siamo soltanto gente innamorata di questa città e desideriamo che possa avere quello sviluppo che negli anni hanno avuto tante realtà che, rispetto a noi, negli anni non erano proprio nulla e che ora per certi versi guardiamo con invidia".
"Nel 2014 - aggiunge Gargiulo - siamo tornati a impegnarci attivamente. Ci ha spinto il fatto che il sindaco Roberto Corti ha fatto mille promesse ma, all'atto pratico, facciamo fatica a capire cosa possa aver fatto. Un esempio? Potrei farne anche più di uno. Ma soprattutto mi colpisce il fatto che la città abbia perso vitalità, è peggiorata nell'essere dormitorio. A parte l'estate dove, facilitata dal bel tempo e dalla voglia di uscire dei cittadini, si risveglia un po'. Il commercio langue, la città strutturalmente non ha un centro che si possa definire tale, è triste perfino l'arredo urbano".
Parole, quelle sul centro, che sembrano richiamare quello che sostiene il suo avversario Massimo Zanello (candidato del centrodestra). Ma Gargiulo evidenzia subito la differenza: "In realtà siamo in sintonia solo sull'analisi, perché la tristezza del centro e del commercio sono sotto gli occhi di tutti. Poi abbiamo due proposte differenti. Lui promette i parcheggi gratuiti, io voglio l'isola pedonale. Lui incentiva l'utilizzo dell'automobile, io credo che servano parcheggi nelle vicinanze di un centro da poter vivere a piedi e in tranquillità".
L'avvocato spiega subito la differenza tra la sua lista e la gran parte dei concorrenti: "Noi non siamo un partito, con il suo apparato, le sue logiche, le sue gerarchie. Non dobbiamo rendere conto ad altri di ciò che facciamo, se non ai desiani. Siamo soltanto gente innamorata di questa città e desideriamo che possa avere quello sviluppo che negli anni hanno avuto tante realtà che, rispetto a noi, negli anni non erano proprio nulla e che ora per certi versi guardiamo con invidia".
"Nel 2014 - aggiunge Gargiulo - siamo tornati a impegnarci attivamente. Ci ha spinto il fatto che il sindaco Roberto Corti ha fatto mille promesse ma, all'atto pratico, facciamo fatica a capire cosa possa aver fatto. Un esempio? Potrei farne anche più di uno. Ma soprattutto mi colpisce il fatto che la città abbia perso vitalità, è peggiorata nell'essere dormitorio. A parte l'estate dove, facilitata dal bel tempo e dalla voglia di uscire dei cittadini, si risveglia un po'. Il commercio langue, la città strutturalmente non ha un centro che si possa definire tale, è triste perfino l'arredo urbano".
Parole, quelle sul centro, che sembrano richiamare quello che sostiene il suo avversario Massimo Zanello (candidato del centrodestra). Ma Gargiulo evidenzia subito la differenza: "In realtà siamo in sintonia solo sull'analisi, perché la tristezza del centro e del commercio sono sotto gli occhi di tutti. Poi abbiamo due proposte differenti. Lui promette i parcheggi gratuiti, io voglio l'isola pedonale. Lui incentiva l'utilizzo dell'automobile, io credo che servano parcheggi nelle vicinanze di un centro da poter vivere a piedi e in tranquillità".