Elezioni, villa Bagatti fa secchi i candidati Pd: per Vergani è un trionfo

VAREDO - Filippo Vergani è il nuovo sindaco della città. Il candidato del centrodestra, designato dalla coalizione per sostituire Diego Marzorati che ha deciso di lasciare al termine dei primi cinque anni, ha sfiorato la maggioranza assoluta. Sull'esito delle elezioni ha influito la vicenda di villa Bagatti Valsecchi

E' stato sufficiente aprire le prime schede elettorali per capire come sarebbe andato a finire lo scrutinio di Varedo: netta l'affermazione per Filippo Vergani, bisognava solo attendere la conclusione delle operazioni per l'ufficialità e per capire la gerarchia tra centrosinistra e Movimento 5 Stelle.

Vergani, candidato proposto da Lega Nord, Fratelli d'Italia e Forza Italia, è arrivato a 3.033 preferenze: corrispondono al 47,15 per cento del totale. Più che sufficienti per sedersi sulla poltrona di sindaco lasciata libera da Diego Marzorati, che non gli ha mai fatto mancare il supporto durante la campagna elettorale.

Decisamente più staccato Stefano Zini (Insieme per Varedo, Uniti per Varedo), che ha ottenuto 1.927 voti (il 29,95 per cento). Una differenza di 1.100 voti dal vincitore che, a detta di molti, anche degli stessi protagonisti, trova anche una spiegazione ben precisa: villa Bagatti Valsecchi. Lo scandalo della villa, con l'intervento della Guardia di Finanza e l'ipotesi di reato di corruzione, per fatti avvenuti durante l'amministrazione di centrosinistra, sembra abbia influito non poco sul risultato elettorale.

In terza posizione Stefano Guagnetti (Movimento 5 Stelle). Era il nome nuovo delle elezioni, ha ottenuto una buona affermazione sia a titolo personale sia per quanto riguarda il movimento che rappresenta: i 1.472 voti corrispondono al 22,88 per cento del totale e permettono al gruppo pentastellato di raddoppiare la rappresentanza in Consiglio comunale.