Marzorati fa un passo indietro: "Nella prossima amministrazione non ci sarò"
VAREDO - Quello che ormai si sapeva da tempo, è stato ufficializzato: venerdì sera, nell'aula civica di piazza Biraghi, il sindaco Diego Marzorati ha annunciato che non si ricandiderà alle elezioni. E ha aggiunto che non sarà nemmeno tra gli assessori o i consiglieri comunali.
"Nella prossima amministrazione non ci sarò. Non mi ricandido. Non sarò quindi in corsa per fare il sindaco, ma non mi vedrete neanche come assessore o come consigliere comunale". E' calato il gelo venerdì sera nell'aula civica di piazza Biraghi quando il sindaco di Varedo, Diego Marzorati, ha annunciato un passo indietro. Intendiamoci: per gli addetti ai lavori si tratta tutt'altro che di una sorpresa. Da mesi si vociferava che Marzorati avrebbe concluso la sua avventura amministrativa al primo mandato. Dopo il suo discorso, molto sincerto e fatto col cuore, il silenzio nell'aula, durato qualche secondo, è stato una forma di rispetto nei suoi confronti.
"Non mi è costato poco fare il sindaco - ha spiegato il primo cittadino - anche in termini professionali. Per evitare dubbi e accuse stupide, così come avevo annunciato, non ho più svolto la mia attività in città. Pensate che il mio studio opera sul territorio dal 1952, io sono la terza generazione".
Non solo motivi di lavoro, però. Nel suo intervento Marzorati ha sottolineato come questi anni siano stati difficili ("Vado in giro con la macchina rovinata, ma per scelta di altri che non hanno gradito certe decisioni amministrative"), anche dal punto di vista familiare: "Sono stato sfortunato con i miei genitori, ma ho ritrovato la serenità, sono arrivati due bambini".
"Lascio spazio ad altri che lo meritano - ha concluso il sindaco - convinto di avere dato alla città tutto quello che mi era possibile. Ora mi devo liberare di problemi e tensioni che in questi anni si sono accumulate. Ringrazio tutti, i miei assessori, i gruppi che mi hanno sostenuto. Un grazie anche ai dipendenti comunali che mi hanno digerito anche nelle scelte più difficili. Ora è giusto che io volti pagina".
"Non mi è costato poco fare il sindaco - ha spiegato il primo cittadino - anche in termini professionali. Per evitare dubbi e accuse stupide, così come avevo annunciato, non ho più svolto la mia attività in città. Pensate che il mio studio opera sul territorio dal 1952, io sono la terza generazione".
Non solo motivi di lavoro, però. Nel suo intervento Marzorati ha sottolineato come questi anni siano stati difficili ("Vado in giro con la macchina rovinata, ma per scelta di altri che non hanno gradito certe decisioni amministrative"), anche dal punto di vista familiare: "Sono stato sfortunato con i miei genitori, ma ho ritrovato la serenità, sono arrivati due bambini".
"Lascio spazio ad altri che lo meritano - ha concluso il sindaco - convinto di avere dato alla città tutto quello che mi era possibile. Ora mi devo liberare di problemi e tensioni che in questi anni si sono accumulate. Ringrazio tutti, i miei assessori, i gruppi che mi hanno sostenuto. Un grazie anche ai dipendenti comunali che mi hanno digerito anche nelle scelte più difficili. Ora è giusto che io volti pagina".