Micron, nessun licenziamento: salvi i 12 dipendenti in esubero
VIMERCATE - Non ci saranno licenziamenti alla Micron, la multinazionale dell'elettronica che nel mese di maggio aveva aperto la procedura di mobilità per 12 esuberi, residui di un piano di ristrutturazione che ha riguardato 419 posti. I 12 saranno ricollocati in azienda.
La notizia positiva arriva quasi al fotofinish: in 12 dipendenti in esubero della Micron non saranno licenziati: saranno riassorbiti dalla stessa azienda. Una novità che negli ultimi giorni era particolarmente attesa e che è stata rivelata da Pietro Occhiuto della segreteria Fiom Cgil di Monza e Brianza.
Di fatto la Micron, colosso multinazionale dell'elettronica, è riuscito nel giro di un anno e mezzo a chiudere in modo indolore la pratica dei 419 esuberi che era stata aperta nel mese di gennaio 2014: 91 dipendenti hanno accettato gli incentivi per chiudere il rapporto di lavoro con l'azienda, altri 174 sono finiti in STMicrolectronics, mentre 142 posti li ha recuperati la stessa Micron con programma di ristrutturazione che ha coinvolto la sede italiana e l'estero.
Per gli ultimi 12 esuberi nel mese di maggio era stata chiesta la mobilità: con la scadenza fissata per il 22 luglio. Ora il dietrofront: rimarranno in azienda, anche se non si sa ancora dove. La Micron lo comunicherà nei prossimi giorni.
Per Occhiuto è' stato importante anche il contributo delle istituzioni e dei parlamentari locali, in primis Roberto Rampi e Paolo Brambilla.
Di fatto la Micron, colosso multinazionale dell'elettronica, è riuscito nel giro di un anno e mezzo a chiudere in modo indolore la pratica dei 419 esuberi che era stata aperta nel mese di gennaio 2014: 91 dipendenti hanno accettato gli incentivi per chiudere il rapporto di lavoro con l'azienda, altri 174 sono finiti in STMicrolectronics, mentre 142 posti li ha recuperati la stessa Micron con programma di ristrutturazione che ha coinvolto la sede italiana e l'estero.
Per gli ultimi 12 esuberi nel mese di maggio era stata chiesta la mobilità: con la scadenza fissata per il 22 luglio. Ora il dietrofront: rimarranno in azienda, anche se non si sa ancora dove. La Micron lo comunicherà nei prossimi giorni.
Per Occhiuto è' stato importante anche il contributo delle istituzioni e dei parlamentari locali, in primis Roberto Rampi e Paolo Brambilla.