Briantea84, nulla da fare: la Supercoppa Italiana resta a Roma
SEVESO - Era andata a Torino convinta di potersela giocare alla pari: la Briantea84 torna a casa a mani vuote, la Supercoppa Italiana resta nella mani del Santa Lucia Roma, eterno rivale, che ha dominato l'incontro. Il match si è chiuso sul 55-47 per i capitolini.
Niente da fare. La Supercoppa italiana resta a Roma. Nulla possono gli uomini di coach Marco Bergna che lasciano il match al Santa Lucia Roma per 55-47. Due quarti equilibrati e poi il black-out. Il vantaggio romano alla fine del terzo quarto (46-33) mette i canturini definitivamente fuori dai giochi. Vani i tentativi di riportare la barca fuori dalla secca. Stefano Rossetti ancora protagonista con i suoi 22 punti. Una partita speciale quella giocata al PalaSisport di Torino, iniziata con un ricordo a Luca Renoldi, fotografo e amico di Briantea84 scomparso improvvisamente il 2 dicembre scorso. Il presidente federale Fernando Zappile ha voluto consegnare ad Alfredo Marson una maglia della nazionale italiana destinata alla famiglia di Rendoli, appassionato e coriaceo sostenitore dello sport paralimpico negli ultimi anni.
“Roma è la nostra bestia nera, abbiamo tenuto bene due quarti poi purtroppo ci manca sempre qualcosa – ha ammesso coach Bergna -. Loro sono una squadra esperta, hanno messo la classe in campo, noi abbiamo avuto un buio pesante, un calo di concentrazione completo nel terzo quarto, subendo il loro gioco fisico. Ci manca ancora qualcosina. Contro di noi Roma trova sempre i suoi migliori protagonisti, i loro lunghi danno sempre il meglio. All’inizio Carossino e Sagar hanno fatto la differenza ma sulla distanza ci sono mancate le rotazioni per poter dare riposo e minuti più equilibrati”.
“Ogni volta ci manca sempre un pochino – ha aggiunto capitan Sagar -. Oggi eravamo a meno 5, ci eravamo quasi. Dobbiamo creare un nuovo modo di giocare per contrastare questa differenza, dobbiamo rovesciarla a nostro favore. Certo non sarà facile: il modo in cui Roma gioca è uno spettacolo, è guidata da un bravissimo allenatore. Noi siamo più giovani, dobbiamo imparare dai nostri errori per poter puntare ai prossimi obiettivi in palio, Coppa Italia e Scudetto”.
Ruiz, Sagar, Carossino, Schiera e Bell: questo è il quintetto scelto da Marco Bergna per cercare di riportare a Cantù la Supercoppa Italiana. È un punto a punto fin dal primo secondo. Carossino a Sagar segnano il 5-4, mentre tra i gialloblù è sempre la coppia Cavagnini-Rossetti a tenere in mano i palloni più bollenti. Si va avanti canestro su canestro, un inseguimento costante e logorante. Il primo quarto finisce per 14-11 per i capitolini, dopo il tentativo di fuga del Santa Lucia con 4 punti messi dal capitano Cavagnini.
Il secondo tempo si apre con l’urlo dopo la tripla di Brian Bell: è parità (14-14), poi Ruiz e Carossino da sotto con le mani in faccia di tutti. La UnipolSai vola a 18-14, lasciando a zero il Santa Lucia. Ci pensa Beatrice Ion a smuovere il tabellone dei suoi, ma la risposta di Schiera arriva immediata. Bell, Sagar e Ruiz incantano con uno scambio in velocità che vale il 24-20. Cavagnini rimette a posto i conti e si riparte di nuovo dalla parità (26-26), con 2’25’’ alla pausa lunga. Minuti che passano in un continuo e infruttuoso cambio di campo, poi sulla sirena arriva il canestro fortunoso di Stupenengo che manda tutti a riposo sul 28-26.
Rossetti ispiratissimo lancia la volata: prima da sotto, poi dalla mezza con le mani in faccia di Ruiz (32-27), e infine ci riprova dal pitturato ma, nella mischia, Bell commette fallo e lo manda in lunetta dove realizza 1 su 2 (33-27). È sempre il numero 13 romano a dettare legge, costruendo punto su punto il margine di vantaggio con cui il Santa Lucia cerca di preparare la sua fuga (40-31). Entrano Choudhry, Santorelli e Jama ma la china pende inesorabilmente dalla parte dei Campioni d’Italia. Cavagnini realizza e prende fallo, il gioco da tre vale il massimo vantaggio di +12 (45-33). E meno male che Mehiaoui sbaglia per ben due volte un contropiede solitario. Il libero di Rossetti sigla la fine del terzo quarto sul punteggio di 46-33, il parziale di 18-7 per il Santa Lucia la dice lunga sulla deriva in cui la UnipolSai si è infilata.
Con un divario ormai importante da recuperare, la UnipolSai si affida al suo starting five per ricucire. I troppi errori al tiro rendono ardua l’impresa. Ruiz la mette da due, la tripla sfiora la retina ma va fuori. È lo spagnolo il motore dei biancoblù, ma quando Raourahi con il suo unico braccio prende il rimbalzo che manda Rossetti a canestro si capisce che la lucidità sta di casa a Roma. Carossino e Sagar non si arrendono e con rabbia riportano la UnipolSai a -9 (52-43). Ruiz realizza dalla lunetta a 1’30’’ (52-45) e si può ancora sperare. Time out Roma, e poi l’ultimo decisivo minuto di gioco. Anche Bell non sbaglia dalla linea di carità (52-47) poi commette fallo su Raourahi che non è da meno e riporta Roma a +7 (54-47). L’ultima parola è di Mehiaoui, dalla lunetta: e la Supercoppa resta a Roma (55-47).
SANTA LUCIA ROMA-UNIPOLSAI BRIANTEA84 55-47 (14-11, 14-15, 18-7, 9-14)
Santa Lucia Roma: Stupenengo 4, Sanna 2, Mehiaoui 4, Raourahi 6, Cavagnini 15, Rossetti 22, Ion 2, Berdun 0.
UnipolSai: Schiera 2, Bell 15, Ruiz 10, Sagar 6, Carossino 10, Choudhry 4, Santorelli 0, Jama 0.