Biassono Civica: "Retrocessa senza motivo, la ex responsabile del settore finanziario è andata altrove"
BIASSONO - Il gruppo di Biassono Civica rivela il contenuto della lettera scritta da Erica Pantano. Dipendente per 18 anni del Comune di Biassono, da mercoledì in servizio all'Ato MB dopo aver vinto un concorso. E, soprattutto, dopo aver provato tanta amarezza
Per 18 anni ha timbrato il cartellino in municipio a Biassono. Erica Pantano, ex responsabile del settore finanziario poi trasferita ai Servizi sociali, ha lasciato Villa Verri: da mercoledì, a tutti gli effetti, è in servizio all'Ato di Monza e Brianza dopo aver vinto un concorso.
Ha chiuso una porta, facendo tuttavia non poco rumore: ovvero inviando una lettera alla Giunta, al segretario comunale, ai consiglieri comunali, a tutti gli ex colleghi, esprimendo tutta la sua delusione.
"Due pagine fitte - commentano dalla lista Biassono Civica - per raccontare tutta la sua amarezza per una collaborazione col Comune che si è protratta per ben 18 anni e si è chiusa senza un perché".
Ha chiuso una porta, facendo tuttavia non poco rumore: ovvero inviando una lettera alla Giunta, al segretario comunale, ai consiglieri comunali, a tutti gli ex colleghi, esprimendo tutta la sua delusione.
"Due pagine fitte - commentano dalla lista Biassono Civica - per raccontare tutta la sua amarezza per una collaborazione col Comune che si è protratta per ben 18 anni e si è chiusa senza un perché".
Nella lettera Pantano non nasconde il suo stato d'animo, rivelando che si tratta del "saluto di una persona delusa, che ha dovuto cercare un nuovo posto di lavoro perché, in quello attuale, le è stato detto che non c’era più un ruolo di responsabilità per lei. Una persona che lascia, dopo quasi 18 anni di servizio, un Ente che le ha girato le spalle senza darle alcuna spiegazione. Un Ente al quale è stato chiesto, in un primo momento sommessamente e poi via via in modo più incalzante (verbalmente numerose volte e poi con tre comunicazioni scritte) un “perché”… ma che volutamente le è stato negato”.
La diretta interessata difende il suo lavoro e il suo atteggiamento, sostenendo di aver lavorato "con professionalità, dedizione, scrupolo, attenzione e massima collaborazione avendo come obiettivo assoluto il garantire il “benessere” e la qualità dei servizi del mio unico datore di lavoro: il cittadino biassonese". E, a fronte di tutto ciò, evidenzia che "tale impegno mi ha portato a dare una parte della cosa più importante che l’essere umano ha: la salute. E in cambio? Nemmeno una risposta, anzi in cambio la volontà di non darmi spiegazioni”.
Concludendo la sua lettera con uno sfogo: "Organizzazione, gestione, programmazione, discrezione e gerarchia sono termini ormai spariti dal vocabolario del Comune di Biassono…”.
Due fogli di carta, insomma, che pesano come un macigno.
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