Fugge dopo l'incidente: ma la targa resta impressa sull'auto tamponata
BOVISIO MASCIAGO - Dopo essere stati tamponati da una Volkswagen, due ragazzi hanno notato il conducente dell'altra vettura fare un cenno con la mano e allontanarsi. Non hanno fatto in tempo a segnare la targa: ma a causa della violenza dello scontro è rimasta impressa sul paraurti.
Dopo il tamponamento è fuggito a tutta velocità. Giusto un cenno all'auto che ha centrato, forse un gesto di scuse, poi è scappato: ma a causa della violenza dello scontro il suo numero di targa è rimasto impresso sulla carrozzeria della vettura incidentata.
Ha davvero dell'incredibile l'incidente avvenuto settimana scorsa sulla Monza-Saronno all'altezza del ponte del minigolf. Quando gli agenti della Polizia locale sono arrivati sul posto dopo aver ricevuto una telefonata, hanno trovato soltanto una delle due auto. Una Honda Jazz guidata da N.L., 27 anni, residente a Desio. Sulla vettura, con lui, anche un amico.
I due sono stati soccorsi dalla Croce Bianca che li ha trasportati all'ospedale di Desio, dove sono stati visitati e giudicati guaribili rispettivamente in 7 e 10 giorni.
La loro auto è stata tamponata da un'altra vettura che i due hanno indicato come una Volkswagen Polo di colore scuro. Ma il conducente, dopo l'urto, si è solo accostato per alzare la mano. Poi piede pesante sull'acceleratore e la fuga. I due, colti alla sprovvista, non hanno nemmeno fatto in tempo a prendere nota della sua targa.Ha davvero dell'incredibile l'incidente avvenuto settimana scorsa sulla Monza-Saronno all'altezza del ponte del minigolf. Quando gli agenti della Polizia locale sono arrivati sul posto dopo aver ricevuto una telefonata, hanno trovato soltanto una delle due auto. Una Honda Jazz guidata da N.L., 27 anni, residente a Desio. Sulla vettura, con lui, anche un amico.
I due sono stati soccorsi dalla Croce Bianca che li ha trasportati all'ospedale di Desio, dove sono stati visitati e giudicati guaribili rispettivamente in 7 e 10 giorni.
Non ce n'è stato però bisogno: l'urto è stato talmente violento che sul paraurti della Honda sono rimaste impresse due lettere e un numero della targa. Tanto è bastato alla Polizia locale per risalire alla vettura: era proprio una Volkswagen. Tuttavia intestata a M.N., pakistano di 31 anni, attualmente detenuto nella casa circondariale di Bergamo.
Al volante, insomma, non era lui. Risalire all'identità del conducente sarà davvero un problema.