"Il Giro in vetrina": in libreria l'ultimo lavoro di Fabrizio Delmati e Sergio Meda
BOVISIO MASCIAGO - Conosce il Giro d'Italia come le sue tasche, forse anche di più: il bovisiano Fabrizio Delmati, uno dei maggiori fotografi sportivi italiani, insieme al giornalista Sergio Meda della Gazzetta dello Sport, ha dato alle stampe il libro "Il Giro in vetrina": aneddoti, racconti, immagini della più importante manifestazione ciclistica italiana.
I due autori ne sono certi: si tratta di un libro da tenere sul comodino e gustare in piccole dosi. O, meglio, da gustare a tappe. E hanno pienamente ragione perché il libro di Fabrizio Delmati e Sergio Meda, "Il Giro in vetrina", edito da Rizzoli e uscito giovedì in tutta Italia, è davvero un viaggio dentro la più famosa manifestazione ciclistica italiana.
Già i nomi dei due autori, per chi è appassionato di sport e per chi ha seguito la "corsa rosa", dicono tutto. Il primo, Fabrizio Delmati, di Bovisio Masciago, è uno dei maggiori fotografi sportivi italiani. In modo particolare del mondo del ciclismo. Se pensate alla fotografie del Giro d'Italia, il primo nome che viene in mente è il suo: ben 33 edizioni al suo attivo per documentare in immagini le gesta dei più amati campioni del pedale, i momenti più emozionanti, anche la sofferenza degli atleti nei momenti più impegnativi e drammatici della corsa.
Il secondo, Sergio Meda, ha fatto altrettanto: senza rullini e obiettivi al seguito, a lui bastavano una penna e un blocchetto per "tradurre" tutto quanto su una macchina da scrivere o su un computer. Giornalista di punta della Gazzetta dello Sport, anche responsabile dell'ufficio stampa delle manifestazioni.
Due professionisti che hanno vissuto il Giro d'Italia da dentro, conoscendo personaggi, campioni, meteore del ciclismo, situazioni che in televisione lo spettatore non ha mai visto. In particolare andando oltre l'aspetto sportivo e conoscendo anche il lato umano dei protagonisti.
Questa loro esperienza è ora tradotta in un libro riccamente illustrato che ha il suo focus negli aspetti meno noti della corsa rosa, quindi non solo sugli atleti che se lo sono contesi ma sulle squadre, i marchi, i patron, dapprima moderni mecenati poi oculati investitori di un evento che muove l’interesse e la passione di milioni di persone. Una carrellata con molte sorprese di una realtà complessa che si nutre, dalla metà degli anni Cinquanta - dalla svolta dettata da Fiorenzo Magni che diede vita alla squadra Nivea - di sponsor e di partner extraciclistici che legano i loro prodotti a un rituale che vive di agonismo ma anche di maglie simbolo, di preliminari e di intermezzi: dai villaggi in partenza e in arrivo alla Carovana con i suoi automezzi variopinti.
Già i nomi dei due autori, per chi è appassionato di sport e per chi ha seguito la "corsa rosa", dicono tutto. Il primo, Fabrizio Delmati, di Bovisio Masciago, è uno dei maggiori fotografi sportivi italiani. In modo particolare del mondo del ciclismo. Se pensate alla fotografie del Giro d'Italia, il primo nome che viene in mente è il suo: ben 33 edizioni al suo attivo per documentare in immagini le gesta dei più amati campioni del pedale, i momenti più emozionanti, anche la sofferenza degli atleti nei momenti più impegnativi e drammatici della corsa.
Il secondo, Sergio Meda, ha fatto altrettanto: senza rullini e obiettivi al seguito, a lui bastavano una penna e un blocchetto per "tradurre" tutto quanto su una macchina da scrivere o su un computer. Giornalista di punta della Gazzetta dello Sport, anche responsabile dell'ufficio stampa delle manifestazioni.
Due professionisti che hanno vissuto il Giro d'Italia da dentro, conoscendo personaggi, campioni, meteore del ciclismo, situazioni che in televisione lo spettatore non ha mai visto. In particolare andando oltre l'aspetto sportivo e conoscendo anche il lato umano dei protagonisti.
Questa loro esperienza è ora tradotta in un libro riccamente illustrato che ha il suo focus negli aspetti meno noti della corsa rosa, quindi non solo sugli atleti che se lo sono contesi ma sulle squadre, i marchi, i patron, dapprima moderni mecenati poi oculati investitori di un evento che muove l’interesse e la passione di milioni di persone. Una carrellata con molte sorprese di una realtà complessa che si nutre, dalla metà degli anni Cinquanta - dalla svolta dettata da Fiorenzo Magni che diede vita alla squadra Nivea - di sponsor e di partner extraciclistici che legano i loro prodotti a un rituale che vive di agonismo ma anche di maglie simbolo, di preliminari e di intermezzi: dai villaggi in partenza e in arrivo alla Carovana con i suoi automezzi variopinti.
Grazie a loro, insomma, il Giro come non l'abbiamo mai visto. Per scoprirlo, per viverlo attraverso i testi e le foto e, grazie a Delmati e a Meda, per apprezzarlo ancora di più.