Ironia sul web: "L'hacker nel sito del Comune? Voleva abbassare la Tasi"
BOVISIO MASCIAGO - Il problema dell'incursione dell'hacker nel sito del Comune, che nel pomeriggio di venerdì è stato sostituito con un'altra pagina ('defaced', sfigurato il termine che si usa in questi casi), è stato risolto nella mattinata di sabato. Senza conseguenze apparenti.
Tutto ok per il sito del Comune: nella mattinata di sabato una ventina di ore dopo l'attacco dell'hacker, i tecnici sono riusciti ripristinare il corretto funzionamento e a permettere ai cittadini di utilizzarlo come sempre.
"Visto com'è andata - commenta un informatico da noi contattato - pare che il problema non fosse grave. In casi di questo tipo si dice sempre che il gesto è servito a mettere un po' di paura, ma in genere succede con altri siti di maggiore rilevanza, o per traffico generato o perché si tratta di uno strumento di un ente importante o, ancora di una banca".
Insomma, verrebbe da pensare a un hacker che si è limitato a fare un'incursione giusto per divertirsi e lasciare la sua firma su un sito in più. "Credo comunque che i tecnici - conclude l'informatico - abbiano fatto controlli approfonditi per evitare il rischio che l'hacker abbia inserito un cosiddetto 'trojan horse', un cavallo di troia, che serve per aprire altre porte e accedere ad altri dati".
Nel frattempo anche sul web è stata fornita un'interpretazione ironica dell'accaduto, un po' meno da tecnico, ma di sicuro da cittadino: "L'hacker? ha solo ridotto l'aliquota della Tasi".