Pedata: "Soldà non mantiene le promesse, il programma elettorale serviva solo per attirare voti"
BOVISIO MASCIAGO - Stefano Pedata, capogruppo del Movimento 5 Stelle, non ha parole tenere nei confronti del sindaco e dell'amministrazione di centrosinistra che governa la città. Oggetto del contendere la politica di smaltimento dei rifiuti e la mancata volontà di spegnere il forno inceneritore.
"Il Pd e la lista 'Altra Bovisio Masciago' avevano proposto un programma ambientalita quasi fotocopia del nostro. Purtroppo constatiamo che il loro programma elettorale a oggi è unicamente servito per prendere i voti per essere eletti". In una frase tutta l'amarezza di Stefano Pedata, capogruppo del Movimento 5 Stelle, che aveva ben altre aspettative sull'adesione del gruppo di maggioranza alla cosiddetta "strategia rifiuti zero".
"Avevamo presentato un ordine del giorno un anno fa - spiega Pedata - per fare aderire il Comune alla 'Strategia rifiuti zero', la maggioranza aveva bocciato la proposta. Nella seduta del 17 febbraio 2016 eravamo riusciti a far sottoscrivere un impegno al Consiglio comunale per portare finalmente l'adesione in approvazione. Venerdì scorso si è discusso ancora del tema: purtroppo sappiamo benissimo che il Pd brianzolo sta facendo di tutto per mantenere in vita l'incenritore di Desio per almeno altri 15 anni attraverso il revamping del forno".
Il Movimento 5 stelle, nel corso delle commissione che hanno preceduto la seduta consiliare, nel tentativo di redigere una bozza condivisa da tutti i gruppi aveva particolarmente insistito su due punti. Innanzitutto "privilegiare ipotesi alternative all'incenerimento e intraprendere tutti gli sforzi per ridurre la frazione residua (secco)". E poi "istituire a livello locale un Ossvervatorio 'verso rifiuti zero', stabilendo la convocazione almeno due volte all'anno senza alcun compenso per i componenti". Un osservatorio da far riunire insieme alla commissione consiliare competente e composto dal tecnico comunale del settore ecologia, da un rappresentante del consorzio o società che gestisce la raccolta dei rifiuti ed eventuali rappresentanti di associazioni cittadine attive nel campo dell'ecologia.
Pedata evidenzia che il primo punto "è la base per raggiungere la strategia rifiuti zero: infattila rete Zero Waste Italia non concede la certificazione se tale obiettivo non viene inserito come impegno, in quanto mantenere in piedi la tecnica dell'incenerimento non permette di raggiungere l'obiettivo rifiuti zero attraverso una rapida riduzione della frazione residua".
In commissione i due punti non sono stati accettati. Il Movimento 5 Stelle non si è arreso e li ha riproposti in Consiglio comunale come emendamenti: "La cosa incredibile - spiega il capogruppo pentastellato - è che il primo punto è presente nel programma della maggioranza Pd e 'Altra Bovisio Masciago', dove possiamo testualmente riscontrare i seguenti impegni: adesione alla strategia internazionale rifiuti zero; il progetto deve precedere la raccolta differenziata ai livelli più alti possibili e l'attuazione di politiche delle 5R (riduzione, recupero, riuso, riciclo e riprogettazione); deve essere abbandonata la tecnologia della distruzione termica e devono essere considerati piani e nuove tecnologie".
Il risultato in Consiglio, tuttavia, è andato in altra direzione: "La maggioranza e le rimanenti opposizioni - commenta deluso Pedata - hanno bocciato entrambi gli emendamenti. Inoltre è stato approvato un testo dove le 5R inspiegabilmente perdevano la voce "riprogettazione" ed acquisivano la voce "raccolta". Tale decisione ci ha costretti a non prendere parte alla votazione dell'ordine del giorno. Non vogliamo prendere in giro i cittadini con un'adesione con non si dissocia fortemente dall'inceneritore".
"Avevamo presentato un ordine del giorno un anno fa - spiega Pedata - per fare aderire il Comune alla 'Strategia rifiuti zero', la maggioranza aveva bocciato la proposta. Nella seduta del 17 febbraio 2016 eravamo riusciti a far sottoscrivere un impegno al Consiglio comunale per portare finalmente l'adesione in approvazione. Venerdì scorso si è discusso ancora del tema: purtroppo sappiamo benissimo che il Pd brianzolo sta facendo di tutto per mantenere in vita l'incenritore di Desio per almeno altri 15 anni attraverso il revamping del forno".
Il Movimento 5 stelle, nel corso delle commissione che hanno preceduto la seduta consiliare, nel tentativo di redigere una bozza condivisa da tutti i gruppi aveva particolarmente insistito su due punti. Innanzitutto "privilegiare ipotesi alternative all'incenerimento e intraprendere tutti gli sforzi per ridurre la frazione residua (secco)". E poi "istituire a livello locale un Ossvervatorio 'verso rifiuti zero', stabilendo la convocazione almeno due volte all'anno senza alcun compenso per i componenti". Un osservatorio da far riunire insieme alla commissione consiliare competente e composto dal tecnico comunale del settore ecologia, da un rappresentante del consorzio o società che gestisce la raccolta dei rifiuti ed eventuali rappresentanti di associazioni cittadine attive nel campo dell'ecologia.
Pedata evidenzia che il primo punto "è la base per raggiungere la strategia rifiuti zero: infattila rete Zero Waste Italia non concede la certificazione se tale obiettivo non viene inserito come impegno, in quanto mantenere in piedi la tecnica dell'incenerimento non permette di raggiungere l'obiettivo rifiuti zero attraverso una rapida riduzione della frazione residua".
In commissione i due punti non sono stati accettati. Il Movimento 5 Stelle non si è arreso e li ha riproposti in Consiglio comunale come emendamenti: "La cosa incredibile - spiega il capogruppo pentastellato - è che il primo punto è presente nel programma della maggioranza Pd e 'Altra Bovisio Masciago', dove possiamo testualmente riscontrare i seguenti impegni: adesione alla strategia internazionale rifiuti zero; il progetto deve precedere la raccolta differenziata ai livelli più alti possibili e l'attuazione di politiche delle 5R (riduzione, recupero, riuso, riciclo e riprogettazione); deve essere abbandonata la tecnologia della distruzione termica e devono essere considerati piani e nuove tecnologie".
Il risultato in Consiglio, tuttavia, è andato in altra direzione: "La maggioranza e le rimanenti opposizioni - commenta deluso Pedata - hanno bocciato entrambi gli emendamenti. Inoltre è stato approvato un testo dove le 5R inspiegabilmente perdevano la voce "riprogettazione" ed acquisivano la voce "raccolta". Tale decisione ci ha costretti a non prendere parte alla votazione dell'ordine del giorno. Non vogliamo prendere in giro i cittadini con un'adesione con non si dissocia fortemente dall'inceneritore".