Polizia locale: Cesano Maderno e Bovisio Masciago verso il comando unico?
BOVISIO MASCIAGO - Presto il Comando di Polizia locale potrebbe unirsi a quello di Cesano Maderno. Una sorta di Comando unico per i due territori. E' il progetto attorno a cui stanno lavorando le due amministrazioni comunale senza aver fissato alcuna scadenza. Circola voce che il comandante sarebbe Paolo Borgotti.
Mancano l'ufficialità e la scadenza, ma una cosa è certa: le amministrazioni comunali di Bovisio Masciago e di Cesano Maderno stanno lavorando nel tentativo di costituire un unico comando di Polizia locale.
La notizia era nell'aria già dallo scorso autunno, anche se nessuno aveva mai voluto parlarne apertamente. Ora, però, le conferme. Se da Cesano Maderno la volontà è quella di aspettare a rilasciare dichiarazioni ufficiali, qualcosa lasciano comunque trapelare: il percorso è avviato, dopo l'approvazione del bilancio si potrà dire qualcosa in più. Voci che danno maggior peso a quanto il vicesindaco Pietro Nicolaci già aveva ammesso nei primi mesi dell'anno, in sede di presentazione dei dati 2014 dell'attività svolta dalla Polizia locale: "Ci stiamo ragionando - aveva ammesso con sincerità - è un'idea, ma al momento ancora prematura".
Che i tempi siano cambiati lo dimostrano invece le dichiarazioni rilasciate oggi da Paolo Bosisio, vicesindaco di Bovisio Masciago, stuzzicato sull'argomento: "L'idea è quella di tutelare di più il territorio. La strada, così come suggerito dal Prefetto, è quella di unirsi per essere più efficaci. Perché non Varedo? Perché Cesano Maderno ha un organico maggiore che ci garantisce una presenza maggiore. Una volta che il progetto decolla, poi, non è comunque escluso che anche Varedo possa aggregarsi".
Confermata l'intenzione, resta da capire quali saranno i passi da compiere, al di là della formalità burocratica di una convenzione da approvare nei rispettivi Consigli comunali.
La voce più accreditata è quella che vede Paolo Borgotti, attuale comandante di Bovisio Masciago, nelle vesti di Comandante unico. Voce uscita fin dall'autunno e mai tramontata, che trova mezze conferme negli uffici dei due Comuni. Comando unico per lui, naturalmente, significherebbe anche ottenere il ruolo di dirigente, con consistente aumento di stipendio oltre che gratificazione personale: del resto chiunque, al suo posto, sarebbe ben felice di assumere il comando di un corpo più consistente, a servizio di due città, di cui una che ha sempre servito con la divisa e l'altra in cui risiede e che ha sempre cercato di sostenere come volontario (e presidente uscente) della Croce Bianca.
Il resto - come ha voluto precisare il vicesindaco di Bovisio Masciago - è tutto da costruire. Non si sa ancora se l'accordo porterà allo spostamento della Polizia locale in una sede unica a Cesano Maderno o se verrà conservato un 'distaccamento' a Bovisio Masciago. Due sedi significa maggiori servizi ai cittadini, ma anche maggiori difficoltà gestionali e maggiori costi. Il rovescio della medaglia, quello del comando unico inteso anche come sede fisica, mostra difficoltà nello spostare gli agenti di Bovisio Masciago in quella che è attualmente la sede di Cesano Maderno.
In attesa di capire cosa succederà ("Non abbiamo una scadenza - ha affermato Bosisio - abbiamo il tempo per ragionarci bene"), la prima impressione è quella di un affare per due: per il comandante Paolo Borgotti (per la sua carriera e per il suo portafoglio) e per l'amministrazione comunale di Cesano Maderno che si ritrova al suo servizio qualche agente in più, tra l'altro provenienti da un comando, quello di Bovisio Masciago, tra i più attivi e preparati della zona. L'aumento dell'organico, naturalmente, permetterà di prendere in considerazione anche l'idea del terzo turno: magari in modo non definitivo, ma sicuramente in modo più continuo rispetto a quanto viene garantito finora.
Al contrario, a parte la situazione personale dell'attuale comandante cesanese, se dovesse davvero nascere il comando unico vedremmo conseguenze più negative per Bovisio Masciago. Non solo perché - nonostante le migliori intenzioni - immaginiamo una minore presenza degli agenti sul territorio (il Comune di Cesano Maderno è più vasto e richiede una maggiore presenza), ma anche perché, in attesa di perfezionare l'eventuale accordo, ci aspettiamo che molti degli agenti attualmente in servizio presentino per tempo la domanda di mobilità per trasferirsi in altri Comuni.
La notizia era nell'aria già dallo scorso autunno, anche se nessuno aveva mai voluto parlarne apertamente. Ora, però, le conferme. Se da Cesano Maderno la volontà è quella di aspettare a rilasciare dichiarazioni ufficiali, qualcosa lasciano comunque trapelare: il percorso è avviato, dopo l'approvazione del bilancio si potrà dire qualcosa in più. Voci che danno maggior peso a quanto il vicesindaco Pietro Nicolaci già aveva ammesso nei primi mesi dell'anno, in sede di presentazione dei dati 2014 dell'attività svolta dalla Polizia locale: "Ci stiamo ragionando - aveva ammesso con sincerità - è un'idea, ma al momento ancora prematura".
Che i tempi siano cambiati lo dimostrano invece le dichiarazioni rilasciate oggi da Paolo Bosisio, vicesindaco di Bovisio Masciago, stuzzicato sull'argomento: "L'idea è quella di tutelare di più il territorio. La strada, così come suggerito dal Prefetto, è quella di unirsi per essere più efficaci. Perché non Varedo? Perché Cesano Maderno ha un organico maggiore che ci garantisce una presenza maggiore. Una volta che il progetto decolla, poi, non è comunque escluso che anche Varedo possa aggregarsi".
Confermata l'intenzione, resta da capire quali saranno i passi da compiere, al di là della formalità burocratica di una convenzione da approvare nei rispettivi Consigli comunali.
La voce più accreditata è quella che vede Paolo Borgotti, attuale comandante di Bovisio Masciago, nelle vesti di Comandante unico. Voce uscita fin dall'autunno e mai tramontata, che trova mezze conferme negli uffici dei due Comuni. Comando unico per lui, naturalmente, significherebbe anche ottenere il ruolo di dirigente, con consistente aumento di stipendio oltre che gratificazione personale: del resto chiunque, al suo posto, sarebbe ben felice di assumere il comando di un corpo più consistente, a servizio di due città, di cui una che ha sempre servito con la divisa e l'altra in cui risiede e che ha sempre cercato di sostenere come volontario (e presidente uscente) della Croce Bianca.
Il resto - come ha voluto precisare il vicesindaco di Bovisio Masciago - è tutto da costruire. Non si sa ancora se l'accordo porterà allo spostamento della Polizia locale in una sede unica a Cesano Maderno o se verrà conservato un 'distaccamento' a Bovisio Masciago. Due sedi significa maggiori servizi ai cittadini, ma anche maggiori difficoltà gestionali e maggiori costi. Il rovescio della medaglia, quello del comando unico inteso anche come sede fisica, mostra difficoltà nello spostare gli agenti di Bovisio Masciago in quella che è attualmente la sede di Cesano Maderno.
In attesa di capire cosa succederà ("Non abbiamo una scadenza - ha affermato Bosisio - abbiamo il tempo per ragionarci bene"), la prima impressione è quella di un affare per due: per il comandante Paolo Borgotti (per la sua carriera e per il suo portafoglio) e per l'amministrazione comunale di Cesano Maderno che si ritrova al suo servizio qualche agente in più, tra l'altro provenienti da un comando, quello di Bovisio Masciago, tra i più attivi e preparati della zona. L'aumento dell'organico, naturalmente, permetterà di prendere in considerazione anche l'idea del terzo turno: magari in modo non definitivo, ma sicuramente in modo più continuo rispetto a quanto viene garantito finora.
Al contrario, a parte la situazione personale dell'attuale comandante cesanese, se dovesse davvero nascere il comando unico vedremmo conseguenze più negative per Bovisio Masciago. Non solo perché - nonostante le migliori intenzioni - immaginiamo una minore presenza degli agenti sul territorio (il Comune di Cesano Maderno è più vasto e richiede una maggiore presenza), ma anche perché, in attesa di perfezionare l'eventuale accordo, ci aspettiamo che molti degli agenti attualmente in servizio presentino per tempo la domanda di mobilità per trasferirsi in altri Comuni.
Maurizio :
Bella notizia così oltre a non,avere la caserma dei carabinieri perderemo anche quella della polizia locale. Tipico della.voglia di smantellare le forse.dell'ordine di una certa parte.politica. | giovedì 25 giugno 2015 12:00 Rispondi