"Tanti lati - latitanti": per lo spettacolo di Ale di Franz il San Luigi registra il tutto esaurito
CONCOREZZO - Una serata da tutto esaurito al cineteatro San Luigi: domani, mercoledì 27, un pienone attende Ale e Franz che porteranno in scena il loro ultimo spettacolo "Tanti lati - latitanti". Una serata in cui si riflette sull'uomo, si mettono in risalto le sue singolarità e caratteristiche e, naturalmente, si ride.
Deve ancora aprirsi il sipario, ma è già un successo: "Tanti lati - latitanti", l'ultimo spettacolo dell'esilarante duo Ale e Franz, ha già registrato il tutto esaurito al cineteatro San Luigi. Per lo spettacolo di domani, mercoledì 27, non c'è più neanche un posto libero.
Non c'è da stupirsi, visto che è una delle coppie più apprezzate della risata italiana, capace di divertire senza ricorrere alla volgarità. Capace di far ridere, ma anche di ridere di se stessa, degli uomini e della nostra natura.
Ed è proprio questo il significato dello spettacolo, che pone al centro del palco solo esclusivamente l'uomo. Con i suoi tanti lati, le sue contraddizioni, le sue singolarità. Un uomo che, trattandosi di Ale e Franz, nella sua unicità ma anche nella sua umanità, non potrà che farci uscire dalla sala con il sorriso sulle labbra. Perché quell'uomo, in fin dei conti, siamo noi: con i nostri modi di vivere, di pensare, i nostri tic e le nostre ingenuità e virtù, le nostre forze e la nostra inesauribile e unica follia. Un vedersi allo specchio, un cercarsi e riconoscersi tra la folla e ridere di gusto insieme.
Non c'è da stupirsi, visto che è una delle coppie più apprezzate della risata italiana, capace di divertire senza ricorrere alla volgarità. Capace di far ridere, ma anche di ridere di se stessa, degli uomini e della nostra natura.
Ed è proprio questo il significato dello spettacolo, che pone al centro del palco solo esclusivamente l'uomo. Con i suoi tanti lati, le sue contraddizioni, le sue singolarità. Un uomo che, trattandosi di Ale e Franz, nella sua unicità ma anche nella sua umanità, non potrà che farci uscire dalla sala con il sorriso sulle labbra. Perché quell'uomo, in fin dei conti, siamo noi: con i nostri modi di vivere, di pensare, i nostri tic e le nostre ingenuità e virtù, le nostre forze e la nostra inesauribile e unica follia. Un vedersi allo specchio, un cercarsi e riconoscersi tra la folla e ridere di gusto insieme.