Recuperato a Mandello del Lario il corpo del sub scomparso
CORNATE D'ADDA - Ieri mattina, nelle acque del Moregallo a Mandello del Lario è stato recuperato dai Vigili del fuoco il corpo ormai senza vita di Boris Stefecic, il sub residente in paese che domenica era uscito per un'immersione in profondità con altri due sommozzatori esperti
Si sono concluse ieri mattina verso le 11 le operazioni di recupero del corpo di Boris Stefecic, il sub di 53 anni residente a Cornate d'Adda, morto nella giornata di domenica nel corso di un'immersione nelle acque del Moregallo a Mandello del Lario.
L'uomo domenica era andato in profondità, a circa cento metri, insieme ad altri due sommozzatori esperti. Poi qualcosa non ha funzionato per il verso giusto. I due lo hanno visto adagiarsi verso il fondale, privo di sensi. Uno è risalito rapidamente in superficie, accusando problemi di decompressione, per chiedere aiuto e fare intervenire squadre specializzate. L'altro, invece, ha cercato di raggiungerlo sul fondale del lago per riportarlo sulla spiaggia. Ogni tentativo, purtroppo, si è rivelato vano.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Lecco e di Milano, insieme al personale del 118 che ha dovuto anche fornire assistenza al primo sub tornato alla svelta in superficie.
Il corpo di Stefecic, però, era troppo in profondità. Impossibile per gli intervenuti pensare di immergersi fino a quel punto per soccorrerlo. Il corpo è stato recuperato ieri mattina dai Vigili del fuoco, alla presenza dei Carabinieri della stazione di Valmadrera, utilizzando un robot radiocomandato che ha potuto raggiungere la profondità di 115 metri per riportare a riva la salma.
L'uomo domenica era andato in profondità, a circa cento metri, insieme ad altri due sommozzatori esperti. Poi qualcosa non ha funzionato per il verso giusto. I due lo hanno visto adagiarsi verso il fondale, privo di sensi. Uno è risalito rapidamente in superficie, accusando problemi di decompressione, per chiedere aiuto e fare intervenire squadre specializzate. L'altro, invece, ha cercato di raggiungerlo sul fondale del lago per riportarlo sulla spiaggia. Ogni tentativo, purtroppo, si è rivelato vano.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Lecco e di Milano, insieme al personale del 118 che ha dovuto anche fornire assistenza al primo sub tornato alla svelta in superficie.
Il corpo di Stefecic, però, era troppo in profondità. Impossibile per gli intervenuti pensare di immergersi fino a quel punto per soccorrerlo. Il corpo è stato recuperato ieri mattina dai Vigili del fuoco, alla presenza dei Carabinieri della stazione di Valmadrera, utilizzando un robot radiocomandato che ha potuto raggiungere la profondità di 115 metri per riportare a riva la salma.