Chiude il Collegio Pio XI, Lega Nord: "La città non è più attrattiva"
DESIO - Dopo lo stupore, ecco il disappunto e le critiche: la chiusura del Collegio Pio XI, storica scuola del territorio, figura centrale non solo per la sua collocazione ma anche per il ruolo che ha sempre rivestito. Gli esponenti della Lega Nord ritengono che la città non sia più attrattiva e fanno l'elenco delle aree dismesse.
Per molti cittadini la notizia relativa alla chiusura del Collegio Pio XI è giunta come un fulmine a ciel sereno. Sembrava una "istituzione" per la città, non solo per la sua imponenza ma anche per l'importanza che ha sempre avuto nel ruolo educativo.
"A noi non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale - spiegava nei giorni scorsi il sindaco Roberto Corti -. Naturalmente la notizia l'ho saputa anch'io. Purtroppo quello delle iscrizioni in continuo calo è un problema che negli anni il Collegio ha dovuto affrontare. Alla primaria e alla secondaria alla chiusura mi risulta che non siano stati fatti partire nuovi cicli negli anni. La materna è aperta, i licei per quest'anno sono ancora aperti".
La situazione, però, non ha mancato di sollevare dispiacere e critiche: "Non bastava avere già perso il Tribunale ed il Giudice di Pace - afferma il gruppo consiliare della Lega Nord - a cui, anche se speriamo di no, c'è la possibilità che si aggiunga anche la Camera di commercio. Ora si prospetta davanti all'orizzonte un'altra perdita importante: quella del collegio Pio XI".
A giugno si concluderanno le lezioni dell'indirizzo tecnico e quelle dei licei: "Gli studenti - proseguono gli esponenti del Carroccio - saranno trasferiti al collegio Ballerini di Seregno. Desio è destinata a perdere ancora, soprattutto nel confronto con la vicina Seregno, eterna rivale vincente. Quando viene a mancare una scuola, fonte di cultura e sapere, luogo in cui si formano le persone, è sempre una sconfitta. Lo è per Desio, come città, che ancora una volta conferma di non essere più attrattiva come lo è stata in passato".
Oltre a evidenziare la gravità della perdita della scuola, la Lega sottolinea anche l'aspetto di una città che si svuota: "Un'altra area dismessa, in centro, che si affianca a quelle già esistenti. A due passi dalla ex Casa di riposo, nelle vicinanze dell'ex Tribunale, non lontana dall'ex Giudice di Pace. Nella zona dell'ex comando della Polizia locale e dell'ex Agenzia delle entrate. A due passi dalla ormai defunta piazza Don Giussani. Il quadro non è esaltante, è vero. Ma è la triste realtà".
"A noi non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale - spiegava nei giorni scorsi il sindaco Roberto Corti -. Naturalmente la notizia l'ho saputa anch'io. Purtroppo quello delle iscrizioni in continuo calo è un problema che negli anni il Collegio ha dovuto affrontare. Alla primaria e alla secondaria alla chiusura mi risulta che non siano stati fatti partire nuovi cicli negli anni. La materna è aperta, i licei per quest'anno sono ancora aperti".
La situazione, però, non ha mancato di sollevare dispiacere e critiche: "Non bastava avere già perso il Tribunale ed il Giudice di Pace - afferma il gruppo consiliare della Lega Nord - a cui, anche se speriamo di no, c'è la possibilità che si aggiunga anche la Camera di commercio. Ora si prospetta davanti all'orizzonte un'altra perdita importante: quella del collegio Pio XI".
A giugno si concluderanno le lezioni dell'indirizzo tecnico e quelle dei licei: "Gli studenti - proseguono gli esponenti del Carroccio - saranno trasferiti al collegio Ballerini di Seregno. Desio è destinata a perdere ancora, soprattutto nel confronto con la vicina Seregno, eterna rivale vincente. Quando viene a mancare una scuola, fonte di cultura e sapere, luogo in cui si formano le persone, è sempre una sconfitta. Lo è per Desio, come città, che ancora una volta conferma di non essere più attrattiva come lo è stata in passato".
Oltre a evidenziare la gravità della perdita della scuola, la Lega sottolinea anche l'aspetto di una città che si svuota: "Un'altra area dismessa, in centro, che si affianca a quelle già esistenti. A due passi dalla ex Casa di riposo, nelle vicinanze dell'ex Tribunale, non lontana dall'ex Giudice di Pace. Nella zona dell'ex comando della Polizia locale e dell'ex Agenzia delle entrate. A due passi dalla ormai defunta piazza Don Giussani. Il quadro non è esaltante, è vero. Ma è la triste realtà".