Moro: "Sulla fiscalità locale abbiamo fatto un passo avanti"

DESIO - Jennifer Moro, assessore al Bilancio, tira fuori i dati che, alla fin fine, non sono quelli che arrivano dagli uffici ma da un ente terzo e imparziale quale Assolombarda: risulta che Desio, tra le città importanti di Milano, Monza e Brianza e Lodi, è nella media quanto a pressione tributaria, guadagnando una posizione in classifica rispetto al 2014.

Occupava la posizione numero 44, Desio è passata alla 45 della speciale classifica sulla fiscalità locale stilata da Assolombarda e che va letta al contrario. Nel senso che la prima posizione è quella del Comune dove viene maggiormente avvertita. Si tratta di uno studio condotto su un campione di 100 comuni per una popolazione totale di 3.587.909 nelle province di Milano, Lodi e Monza e Brianza.

"Lo scopo dello studio - spiega Jennifer Moro, assessore al Bilancio - è quello di valutare la pressione tributaria per le imprese, prendendo come riferimento quattro elementi tributari: Imu, Tasi, Tari , addizionale Irpef e oneri di urbanizzazione. Complessivamente ci attestiamo al 45° posto, guadagnando una posizione rispetto all'anno 2014, sempre a circa metà classifica rispetto ai Comuni considerati come campione".

Desio, rispetto alla media, ha un'Imu piuttosto elevata per gli uffici. Valori superiori anche per quanto riguarda l'Imu dei capannoni industriali e gli oneri di urbanizzazione per la costruzione di nuovi uffici.

Le cose si mettono bene, invece, per quanto riguarda gli oneri di urbanizzazione dovuti in caso di costruzione di nuovi capannoni, ma anche per la Tari, sia per quanto riguarda i capannoni sia per gli uffici. Molto sopra la media, in positivo, l'addizionale Irpef.

"Non siamo in 'classifica' - aggiunge l'assessore - ma anche questo è un merito, per la Tasi sui capannoni industriali e sugli uffici, visto che noi abbiamo deciso di non applicarla. Più in generale, però, vorrei rilevare come l'aumento della pressione tributaria abbia subìto un rallentamento, aumentando solo dell'1 per cento in quattro anni".