Ex compagna violentata: in carcere un uomo di 41 anni
GIUSSANO - Aveva violentato la sua compagna, allora ventenne, nel 2013. Poi aveva chiesto di incontrarla di nuovo. Non era stato un chiarimento: altra violenza sessuale con tanto di furto di auto e cellulare. Un uomo di 41 anni, originario di Giussano, è finito ora in carcere
Lo cercavano dalla fine del 2016, quando era stata pronunciata la condanna nei suoi confronti: un uomo di 41 anni originario di Giussano, che nel frattempo si è trasferito a Cantù facendo perdere le sue tracce, è finito in carcere dopo aver violentato la sua ex compagna.
I fatti risalgono al 2013. Uno stupro commesso a Cantù nel mese di aprile e un secondo caso di violenza sessuale nel mese di maggio, a Lomazzo, dove la ragazza, allora ventenne, aveva accettato comunque di rivederlo nonostante ciò che era successo. Lui, un pregiudicato con precedenti per furto e spaccio di sostanze stupefacenti, non aveva cambiato atteggiamento nei confronti della ragazza. Di nuovo violentata, aveva subito lesioni oltre al furto del cellulare e dell'auto.
Lei lo aveva denunciato solo per questi ultimi reati, non raccontando nulla della violenza sessuale. L'hanno scoperta le forze dell'ordine quando, rintracciando lui, hanno dato un'occhiata al cellulare che aveva rubato: conteneva ancora i messaggi di lei a un'amica, con lo sfogo delle violenze sessuali subite. Che non risalgono solo ai due episodi del 2013, ma anche a un altro caso in vacanza in Calabria nel 2011 e uno a Rimini nel 2012.
I fatti risalgono al 2013. Uno stupro commesso a Cantù nel mese di aprile e un secondo caso di violenza sessuale nel mese di maggio, a Lomazzo, dove la ragazza, allora ventenne, aveva accettato comunque di rivederlo nonostante ciò che era successo. Lui, un pregiudicato con precedenti per furto e spaccio di sostanze stupefacenti, non aveva cambiato atteggiamento nei confronti della ragazza. Di nuovo violentata, aveva subito lesioni oltre al furto del cellulare e dell'auto.
Lei lo aveva denunciato solo per questi ultimi reati, non raccontando nulla della violenza sessuale. L'hanno scoperta le forze dell'ordine quando, rintracciando lui, hanno dato un'occhiata al cellulare che aveva rubato: conteneva ancora i messaggi di lei a un'amica, con lo sfogo delle violenze sessuali subite. Che non risalgono solo ai due episodi del 2013, ma anche a un altro caso in vacanza in Calabria nel 2011 e uno a Rimini nel 2012.
Condannato nel dicembre 2016, il giussanese è stato scovato nei giorni scorsi dalla Divisione Anticrimine della Polizia di Stato dopo mesi di ricerche. Ora è stato portato al carcere Bassone di Como, dovrà scontare sette anni di reclusione.
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