Furto in banca di notte: denunciato un venticinquenne
GIUSSANO - I Carabinieri della Compagnia di Seregno hanno denunciato un venticinquenne residente in città. E' lui l'autore del furto notturno avvenuto il 20 gennaio alla filiale di Renate del Banco Desio. In casa gli hanno trovato i soldi e oggetti della banca
Era entrato di notte alla filiale di Renate del Banco Desio per prelevare. A modo suo: piede di porco per forzare la porta situata nel retro dell'istituto di credito e per impossessarsi di 450 euro. L'autore del furto, un ragazzo di 25 anni residente a Giussano, è stato denunciato nei giorni scorsi dai Carabinieri della Compagnia di Seregno.
Il colpo, con un bottino piuttosto misero, era stato messo a segno nella notte del 20 gennaio. Il ragazzo, che ha già precedenti per furto, dopo essere entrato nella filiale, aveva dovuto sbrigarsi a rovistare nei cassetti perché era entrato in funzione l'allarme. Intascati quei soldi, era comunque riuscito a fuggire senza essere raggiunto dai Carabinieri.
I militari lo avevano notato un'ora più tardi, poco dopo l'una, ed erano rimasti insospettiti. Era uscito dal fiume, con i pantaloni completamente bagnati. Cosa che non capita di certo a tutti e soprattutto a quell'ora. Proprio da quell'incontro e dal suo curriculum avevano includerlo nell'elenco dei possibili autori.
Finché, acquisiti altri elementi utili, hanno bussato qualche giorno dopo alla sua porta per una perquisizione domiciliare. Lì, non hanno avuto più dubbi. Era in possesso delle banconote, meticolosamente descritte da un cassiere della banca, che ricordava anche particolari quali lo scotch e l'usura. Non solo: era perfino in possesso di oggetti rubati in banca, riconosciuti dal direttore della filiale.
I Carabinieri hanno così scoperto che dopo il furto il giussanese aveva nascosto tutto sull'auto immaginando che le forze dell'ordine avrebbero potuto incontrarlo e fermarlo. Poi si era allontanato a piedi, "pulito", per non destare sospetti. La camminata notturna nel fiume, però, avrebbe fatto meglio a risparmiarsela.
G.Gal.
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Il colpo, con un bottino piuttosto misero, era stato messo a segno nella notte del 20 gennaio. Il ragazzo, che ha già precedenti per furto, dopo essere entrato nella filiale, aveva dovuto sbrigarsi a rovistare nei cassetti perché era entrato in funzione l'allarme. Intascati quei soldi, era comunque riuscito a fuggire senza essere raggiunto dai Carabinieri.
I militari lo avevano notato un'ora più tardi, poco dopo l'una, ed erano rimasti insospettiti. Era uscito dal fiume, con i pantaloni completamente bagnati. Cosa che non capita di certo a tutti e soprattutto a quell'ora. Proprio da quell'incontro e dal suo curriculum avevano includerlo nell'elenco dei possibili autori.
Finché, acquisiti altri elementi utili, hanno bussato qualche giorno dopo alla sua porta per una perquisizione domiciliare. Lì, non hanno avuto più dubbi. Era in possesso delle banconote, meticolosamente descritte da un cassiere della banca, che ricordava anche particolari quali lo scotch e l'usura. Non solo: era perfino in possesso di oggetti rubati in banca, riconosciuti dal direttore della filiale.
I Carabinieri hanno così scoperto che dopo il furto il giussanese aveva nascosto tutto sull'auto immaginando che le forze dell'ordine avrebbero potuto incontrarlo e fermarlo. Poi si era allontanato a piedi, "pulito", per non destare sospetti. La camminata notturna nel fiume, però, avrebbe fatto meglio a risparmiarsela.
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