Cappelletti: "Penso a Lentate e mi viene il vomito"

LENTATE SUL SEVESO - Fa discutere un post pubblicato su Facebook da Marco Cappelletti, il candidato sindaco del centrosinistra recentemente sconfitto alle elezioni dell'11 giugno. Affermazioni un po' forti, c'è chi gli risponde per le rime

Quella frase che non ti aspetti. Nei tempi, nei modi, nei toni. E' quella pronunciata da Marco Cappelletti, il candidato sindaco del centrosinistra sconfitto alle elezioni amministrative, che sul suo profilo Facebook ha pubblicato un post sorprendente: "Sono a Strasburgo, si parla di futuro, di 2025, di 2030, e 2050. Perché i cambiamenti richiedono tempo. Poi penso a Lentate e mi viene il vomito. E' più forte di me".

Il post, molto probabilmente, sarebbe passato anche sotto silenzio se non fosse stato ripreso da Massimiliano Costantin, consigliere comunale fino a poche settimane fa, che lo ha amplificato con un commento molto eloquente: "Non si vergogna".

"Guardate cosa pubblica il mancato sindaco Marco Cappelletti - scrive Costantin - uno che non sa perdere e che dà l'impressione di non amare il proprio paese. A differenza di lui, noi non vomitiamo: stiamo molto bene, soprattutto da quando se n'è andato. Per fortuna non abbiamo dovuto aspettare il 2025, il 2030 o il 2050 per vedere un cambiamento".

Il post, a dire il vero, sul profilo di Cappelletti ha suscitato forse qualche perplessità, ma anche parole di incoraggiamento. Ben diverse le reazioni dei lentatesi quando l'hanno scoperto da Costantin.

"Dovrebbe dimettersi anche da consigliere comunale", scrive un utente. "Spero che i consiglieri di minoranza - gli fa eco un altro - prendano le distanze da un'affermazione del genere". Se tutti fanno riferimento al non saper perdere, una donna risolve la situazione in modo molto pratico: "Può rimanerci a Strasburgo se sta così male a Lentate". E poi, naturalmente, c'è chi con una battuta gli rispedisce tutto lo sdegno: "Se è riferito a chi ha governato Lentate gli ultimi cinque anni, ci sta".


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