Cappelletti salta il primo Consiglio comunale: "Minoranza già esclusa dal sindaco, io vado a un matrimonio"

LENTATE SUL SEVESO - Domani, sabato 1 luglio, alle 10 è in programma la seduta di insediamento del nuovo Consiglio comunale. Ma prima ancora di fare l'appello c'è qualcosa che non va: Marco Cappelletti contesta le modalità di convocazione. E lui domani sarà via per altri impegni

Di solito in tutti i Comuni andati al voto le scintille iniziano dalla seconda seduta di Consiglio comunale. La prima, quella di insediamento, finisce a tarallucci e vino con tante dichiarazioni di buona volontà che non sempre tutti i gruppi riescono a confermare durante il mandato. A Lentate sul Seveso, no: si inizia a litigare ancora prima dell'insediamento.

Il problema è proprio la data di convocazione della seduta. Il sindaco Laura Ferrari, com'è consuetudine in altri Comuni, per l'insediamento ha scelto il sabato mattina (domani 1 luglio) per favorire la partecipazione dei cittadini. Almeno in questa occasione istituzionale. Poi tra il pubblico, lentamente, non si vedrà più nessuno.

Però, a quanto pare, non si è confrontata con la minoranza: "Nessuno - spiega Marco Cappelletti, il candidato sindaco del centrosinistra - mi ha chiamato per concordare la data, nessuno mi ha chiamato per sapere se era un problema fare il consiglio comunale di mattina, per di più il sabato, giorno quantomeno insolito a Lentate sul Seveso. Il sabato mattina qualcuno lavora, qualcuno magari aveva programmato un altro impegno. Da anni si è convenuto di fare i consigli comunali il venerdì sera, salvo scadenze o urgenze. Io sarò a un matrimonio e, purtroppo, non potrò presenziare".

Cappelletti sottolinea che nei cinque anni appena trascorsi il sindaco Rosella Rivolta, quando la necessità imponeva di riunire il Consiglio in un momento diverso dal venerdì sera, ha sempre sentito il parere dei capigruppo per arrivare a una decisione condivisa.

"La nuova Giunta - spiega l'esponente di centrosinistra - ha deciso di non considerare proprio la minoranza, nemmeno facendo finta di sentire la minoranza o comunque informandola della loro volontà di fare il Consiglio la mattina di un giorno lavorativo. Certo di stile non ne hanno mai avuto. E con questo lo confermano anche dopo aver preso il cadreghino".


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