Aggressivo e minaccioso con i genitori che lo tolgono dal carcere: finisce di nuovo in galera

MEDA - Finito ai domiciliari per maltrattamenti in famiglia, ovvero botte alla moglie in presenza dei figli minorenni, ha continuato con atteggiamento minaccioso nei confronti dei genitori che gli avevano evitato il carcere. L'operaio di Renate, stavolta, finisce davvero in galera

La riconoscenza non è di questo mondo. Non sempre, almeno. E talvolta neanche nei confronti dei genitori: erano riusciti a convincere il Tribunale ad affidarlo a loro, nell'abitazione di Meda, anziché rinchiuderlo in carcere. Il quarantaseienne di Renate, però, ha iniziato a minacciarli e aggredirli finché i Carabinieri sono andati a prenderlo per portarlo alla casa circondariale di Monza.

La lezione, insomma, forse non era bastata all'operaio. I suoi problemi con la giustizia erano proprio dovuti a un atteggiamento violento: aveva picchiato la moglie, anche in presenza dei figli  di 10 e di 14 anni.

I genitori, però, hanno sempre un cuore d'oro: piuttosto che le sbarre, si erano fatti avanti per ospitarlo in regime di detenzione domiciliare nella loro abitazione. Tanta attenzione è stata ripagata nel peggiore dei modi: insulti, minacce, aggressione verbale.

E loro, i genitori, zitti senza fiatare sapendo che rivolgersi alle forze dell'ordine avrebbe avuto conseguenze negative per il figlio. Quello che non hanno avuto il coraggio di fare loro, la telefonata al 112, l'hanno fatta i vicini. Sono stati loro a non poterne di più delle urla e di questo trattamento nei confronti dei genitori.

I Carabinieri sono andati a prenderlo per portarlo alla casa circondariale di Monza.


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