Busnelli: "Il bilancio di fine mandato? Propaganda che costa 30 mila euro ai cittadini"
MEDA - Già un anno fa aveva contestato la scelta. Ora che il bilancio di fine mandato arriva nelle case dei cittadini, Vermondo Busnelli (Meda per Tutti), non risparmia critiche all'amministrazione comunale accusandola di non aver proceduto alla redazione con risorse interne all'ente
"Le famiglie di Meda stanno ricevendo un libretto con il rapporto di fine mandato della giunta PD. E’ un’operazione di propaganda elettorale che costa ai cittadini circa 30 mila euro". Non ha peli sulla lingua Vermondo Busnelli, abbastanza infastidito dalle modalità individuate dall'amministrazione comunale per la redazione di questo bilancio richiesto dalla legge".
Il capogruppo della lista civica "Meda per Tutti" non mette in dubbio la necessità di farlo, visto che si tratta di un obbligo, ma contesta l'opportunità di spendere quei soldi: "La legge - spiega Busnelli - prescrive che la relazione di fine mandato sia redatta dagli uffici comunali, con costi interni. Sarebbe stato sufficiente pubblicarla sul sito del Comune, peraltro appena rinnovato. Invece, si sono usate risorse pubbliche per una campagna di comunicazione. Con le stesse risorse si sarebbe potuto attrezzare la sala comunale per trasmettere le sedute consiliari in diretta streaming, che questa stessa giunta non ha voluto per ragioni di risparmio".
Non è, a dire il vero, la prima volta che Busnelli va sull'argomento. Già nel maggio 2016 aveva manifestato il suo disappunto quando l'amministrazione comunale aveva proceduto all'affidamento dell'incarico.
"Quando le risorse scarseggiano - conclude il consigliere comunale - ed è necessario migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’organizzazione, questi sprechi è meglio evitarli".
Il capogruppo della lista civica "Meda per Tutti" non mette in dubbio la necessità di farlo, visto che si tratta di un obbligo, ma contesta l'opportunità di spendere quei soldi: "La legge - spiega Busnelli - prescrive che la relazione di fine mandato sia redatta dagli uffici comunali, con costi interni. Sarebbe stato sufficiente pubblicarla sul sito del Comune, peraltro appena rinnovato. Invece, si sono usate risorse pubbliche per una campagna di comunicazione. Con le stesse risorse si sarebbe potuto attrezzare la sala comunale per trasmettere le sedute consiliari in diretta streaming, che questa stessa giunta non ha voluto per ragioni di risparmio".
Non è, a dire il vero, la prima volta che Busnelli va sull'argomento. Già nel maggio 2016 aveva manifestato il suo disappunto quando l'amministrazione comunale aveva proceduto all'affidamento dell'incarico.
"Quando le risorse scarseggiano - conclude il consigliere comunale - ed è necessario migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’organizzazione, questi sprechi è meglio evitarli".
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