Caimi: "La diossina? Rispetto a quello che abbiamo è uno sciroppo"
MEDA - In un periodo in cui si parla di diossina, a causa del quarantesimo anniversario del disastro dell'Icmesa, il sindaco Gianni Caimi invita ad alzare la guardia contro un nuovo problema: l'enorme quantità di amianto presente sull'area della ex Medaspan
"Si parla tanto di diossina e della sua pericolosità. E mi sta anche bene. Ma rispetto all'altro rischio che abbiamo sul territorio, è come uno sciroppo". Sempre colorito nelle sue espressioni il sindaco Gianni Caimi, talvolta anche provocatorio, ma invita cittadini e autorità a non focalizzare la loro attenzione su un problema noto da quarant'anni, bensì su uno che non è ancora emerso nella sua drammaticità: l'amianto.
"Forse non è chiaro a tutti - afferma Caimi - o forse molto più semplicemente c'è chi finge di non vedere: ma sul nostro territorio, nell'area della ex Medaspan, abbiamo 8 mila metri quadrati di amianto. Sapete quali sono le conseguenze? Mesotelioma pleurico, un brutto tumore".
Caimi, al di là della battuta dello sciroppo, non ha alcuna intenzione di banalizzare l'evento diossina. Anche domenica, partecipando alla commemorazione in occasione del quarantesimo anniversario, ha ricordato i suoi trascorsi di tirocinante infermiere e la preoccupazione che percepiva nei corridoi degli ospedali per il TCDD. Ma se da un lato trova corretta tanta attenzione per la salute dei cittadini dopo l'evento diossina, dall'altro invita a non sottostimare l'altro rischio incombente.
"Sapete cosa vuol dire avere 8 mila metri quadrati di amianto che si sta sfaldando? Significa che con il vento il pericolo non rimane circoscritto a quell'area ma investe anche i Comuni limitrofi. Almeno centomila persone potenzialmente a rischio. E la cosa che più mi dispiace è che come amministrazione comunale abbiamo trovato un investitore disposto a fare tutta la bonifica e a riqualificare l'area creando un centro commerciale di pregio. Noi come amministrazione comunale abbiamo fatto tutti gli atti che ci spettavano. Ma la Regione Lombardia, non so per quale motivo, ci sta facendo aspettare. Peggio della peggiore burocrazia romana".
"Forse non è chiaro a tutti - afferma Caimi - o forse molto più semplicemente c'è chi finge di non vedere: ma sul nostro territorio, nell'area della ex Medaspan, abbiamo 8 mila metri quadrati di amianto. Sapete quali sono le conseguenze? Mesotelioma pleurico, un brutto tumore".
Caimi, al di là della battuta dello sciroppo, non ha alcuna intenzione di banalizzare l'evento diossina. Anche domenica, partecipando alla commemorazione in occasione del quarantesimo anniversario, ha ricordato i suoi trascorsi di tirocinante infermiere e la preoccupazione che percepiva nei corridoi degli ospedali per il TCDD. Ma se da un lato trova corretta tanta attenzione per la salute dei cittadini dopo l'evento diossina, dall'altro invita a non sottostimare l'altro rischio incombente.
"Sapete cosa vuol dire avere 8 mila metri quadrati di amianto che si sta sfaldando? Significa che con il vento il pericolo non rimane circoscritto a quell'area ma investe anche i Comuni limitrofi. Almeno centomila persone potenzialmente a rischio. E la cosa che più mi dispiace è che come amministrazione comunale abbiamo trovato un investitore disposto a fare tutta la bonifica e a riqualificare l'area creando un centro commerciale di pregio. Noi come amministrazione comunale abbiamo fatto tutti gli atti che ci spettavano. Ma la Regione Lombardia, non so per quale motivo, ci sta facendo aspettare. Peggio della peggiore burocrazia romana".
gianni :
Vengono i brividi a pensare che Caimi è:stato "infermiere". E a Meda, dioxina city, viene a dire che l'amianto, ma solo quello del nuovo centro commerciale, fa male mentre la diossina è uno sciroppo! Vergogna! Senza rispetto per coloro che hanno patito un incremento del rischio per tutte le malattie tumorali dell'80%. (Mocarelli, indagine epidemiologica). | mercoledì 13 luglio 2016 12:00 Rispondi