Colombo: "Argini, sui lavori inadeguati avevamo ragione noi"
MEDA - Il gruppo di Sinistra e Ambiente aveva effettuato un sopralluogo in Val de Mez contestando la realizzazione della palificazione degli argini, ritenuta troppo frettolosa e inadeguata. Dopo la polemica con il sindaco, nei giorni scorsi i tecnici hanno rilevato la necessità di fare opere di assestamento
"Dopo aver ricevuto attacchi e insulti, la verità viene a galla: anche l'amministrazione comunale ha fatto un sopralluogo in Val de Mez e ha dovuto constatare la veridicità del nostro report, confermando la necessità di ulteriori interventi esattamente sui punti danneggiati da noi rilevati". Lo afferma Alberto Colombo, capogruppo della lista civica "Sinistra e Ambiente", che già tempo fa aveva sollevato il problema dell'area al confine tra Meda e Cabiate.
"Avevamo fatto un sopralluogo - spiega Colombo - con l'obiettivo di verificare e rendere noto lo stato delle palificate, delle briglie e del terrapieno d'argine ivi realizzati nell'ambito del progetto di contenimento della frana e della regimazione idraulica del torrente che lì scorre. Avevamo riscontrato e reso pubblico che le opere erano già state pesantemente danneggiate già alla prima piena di inizio marzo, mostrando l'inadeguatezza di quanto prima progettato e poi realizzato, con un costo di 54 mila euro. Ne è seguita una arrogante, rabbiosa e piena di livore reazione da parte del sindaco Gianni Caimi, che ci ha accusati di fare opera di disinformazione e sciacallaggio".
"Nella sua replica - dichiara Colombo - pur dichiarando che noi non abbiamo conoscenze tecniche, il sindaco ha evitato di entrare nel merito di quanto da noi segnalato. Del resto il nostro era un rapporto elaborato con il necessario grado di conoscenza tecnica, visto che ci siamo avvalsi del supporto del geologo Gianni Del Pero con cui collaboriamo da tempo sugli argomenti ambientali e di tutela del territorio".
Dopo la polemica, il sopralluogo. Con l'assessore Massimo Nava, che ha la delega alla Protezione civile, che ha utilizzato toni più concilianti difendendo il lavoro svolto, ma aggiungendo senza alcun problema che erano necessari lavori di assestamento.
"Avevamo fatto un sopralluogo - spiega Colombo - con l'obiettivo di verificare e rendere noto lo stato delle palificate, delle briglie e del terrapieno d'argine ivi realizzati nell'ambito del progetto di contenimento della frana e della regimazione idraulica del torrente che lì scorre. Avevamo riscontrato e reso pubblico che le opere erano già state pesantemente danneggiate già alla prima piena di inizio marzo, mostrando l'inadeguatezza di quanto prima progettato e poi realizzato, con un costo di 54 mila euro. Ne è seguita una arrogante, rabbiosa e piena di livore reazione da parte del sindaco Gianni Caimi, che ci ha accusati di fare opera di disinformazione e sciacallaggio".
"Nella sua replica - dichiara Colombo - pur dichiarando che noi non abbiamo conoscenze tecniche, il sindaco ha evitato di entrare nel merito di quanto da noi segnalato. Del resto il nostro era un rapporto elaborato con il necessario grado di conoscenza tecnica, visto che ci siamo avvalsi del supporto del geologo Gianni Del Pero con cui collaboriamo da tempo sugli argomenti ambientali e di tutela del territorio".
Dopo la polemica, il sopralluogo. Con l'assessore Massimo Nava, che ha la delega alla Protezione civile, che ha utilizzato toni più concilianti difendendo il lavoro svolto, ma aggiungendo senza alcun problema che erano necessari lavori di assestamento.
"Ci auguriamo che questi interventi di ripristino funzionale - conclude Colombo - non incidano sulle casse comunali ma siano conteggiati nell'ambito dell'esecuzione lavori, seppur di un progetto che continuiamo a considerare fatto in fretta e per questo inadeguato e non calibrato per le criticità della Val de Mez".