Pm10, il WWF diffida Caimi: "Subito un'ordinanza per tutelare la salute dei cittadini"
MEDA - Il delegato WWF Italia per la Lombardia, avvocato Paola Brambilla, ieri ha inviato una diffida al sindaco Gianni Caimi. Avvertendolo che i dati rilevati dalla centralina Arpa e la mancata ordinanza per dare attuazione al Protocollo aria, possono nuocere alla salute dei cittadini
Il WWF diffida il sindaco Gianni Caimi: subito un'ordinanza affinché, anche sul territorio comunale di Meda, venga tutelata la salute pubblica dopo il superamento della soglia del Pm10. Ovvero limitazioni alla circolazione del traffico veicolare, così come previsto dal Protocollo aria della Regione Lombardia e controllo delle temperature negli edifici.
La lettera è stata inviata ieri, mercoledì 14 dicembre, a firma del'avvocato Paola Brambilla (delegato WWF Italia per la Lombardia) e del consigliere Gianni Del Pero.
La scelta del WWF di diffidare Caimi è tutt'altro casuale. Due, infatti, sono i motivi che hanno spinto l'associazione a intervenire. Il primo, naturalmente, sta nel fatto che a Meda, in via Gagarin, è posizionata una centralina dell'Arpa che ha rilevato per undici giorni consecutivi il superamento del limite di legge di prima soglia per la concentrazione del Pm10 (le "polveri sottili" di linguaggio comune) nell'aria. Il secondo motivo, invece, sta nel fatto che la Giunta comunale, con delibera n. 265 del 5 dicembre, ha deciso di aderire al Protocollo per attivare azioni per la tutela della salute dei cittadini ma, di fatti, l'atto non è stato seguito da alcuna ordinanza.
Aria inquinata, insomma, e mancata applicazione di quanto stabilito dalla Giunta comunale.
Nella diffida il WWF fa presente che l'omissione dell'attivazione delle misure per il contenimento delle emissioni costituisce anche violazione delle normative comunitarie: con conseguenti responsabilità in capo agli enti pubblici sia di natura erariale sia risarcitoria verso i singoli cittadini lesi. E il WWF avverte che la mancata tutela della salute potrebbe essere perseguibile ai sensi del Codice penale.
La lettera recapitata al sindaco è stata inviata anche alla Regione Lombardia "per l'esercizio dei poteri di vigilanza e controllo".
Il referente di zona, poi, rileva che al di là delle limitazioni alla circolazione veicolare, il protocollo prevede che la temperatura negli edifici debba essere di 19 gradi. Ieri, in un edificio pubblico, è stato fotografato un termostato che indica i 20 gradi negli spazi frequentati dal pubblico. Anche da questo punto di vista, insomma, un richiamo all'applicazione di quanto previsto dal Protocollo aria a cui il Comune ha deciso di dare il suo appoggio.
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Gianni Del Pero :
PUBBLICATA NEL POMERIGGIO DEL 15/12 L'ORDINANZA DEL SINDACO DI MEDA CHE ATTIVA (...) I PROVVEDIMENTI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELL'ARIA ED IL CONTRASTO ALL'INQUINAMENTO LOCALE. A MEDA , quindi, DAL 16/12 fino a quando la qualità dell'aria non migliorerà, scattano i divieti di circolazione per le auto più inquinanti, il divieto di tenere l'auto accesa in sosta prolungata, la riduzione delle temperature ambiente, il divieto di bruciare (male) la legna e di bruciare all'aperto. Il provveddimento dovrebbe servire ad indicare le attività da evitare, ma ci sono sanzioni pesanti per chi non rispetta l'ordinanza. http://dgegovpa.it/Meda/albo/dati/20161321_01AL.PDF | venerdì 16 dicembre 2016 12:00 Rispondi