Sinistra e Ambiente: "Prima piena, i lavori contro le esondazioni si sono mostrati inadeguati"

MEDA - Dopo la prima piena del Tarò, dovuta ad alcuni giorni di pioggia, il gruppo di Sinistra e Ambiente è andato a verificare lo stato delle opere realizzate dall'amministrazione comunale. Già contestate nei mesi scorsi e ora considerate inadeguate, "realizzate in fretta e furia".

Alla prima piena le opere realizzate contro le esondazioni a Meda sono già danneggiate. Lo rivela il gruppo di Sinistra e Ambiente, da sempre particolarmente sensibile a questo tema, che già aveva manifestato perplessità nei mesi scorsi.

"Del progetto e dei lavori di manutenzione sul reticolo idrico minore e sul Tarò a Meda - spiega il capogruppo Alberto Colombo - ce ne siamo occupati sia nella fase di presentazione del progetto ad ottobre 2015 sia a lavori terminati quando, alla vigilia di Natale, una "pattuglia" di Sinistra e Ambiente s'era recata a verificare quanto era stato fatto in Val de Mez, al confine tra Meda e Cabiate e aveva redatto un dettagliato rapporto".

Il rapporto era stato poi consegnato anche a Massimo Nava, assessore alla Protezione civile.

"Purtroppo - aggiunge Colombo - a inizio marzo è arrivata la prima piena conseguente ad alcuni giorni di pioggia. Siamo tornati in loco per verificare sia l'integrità delle opere idrauliche e di contenimento frana lì posizionate sia la loro funzionalità: i nostri timori e le nostre perplessità hanno trovato conferma. I lavori e il progetto fatti in fretta e furia stanno cominciando a mostrare la loro inadeguatezza ed è già bastata una prima piena in Val de Mez a danneggiare e a compromettere la funzionalità delle strutture".