Fabio Mondini è il miglior sommelier professionista d'Italia per l'anno 2016

MISINTO - Fabio Mondini, delegato Ais di Monza e Brianza, responsabile nazionale della formazione negli istituti alberghieri, è il miglior sommelier professionista d'Italia per l'anno 2016. Il premio gli è stato consegnato ieri a Palermo

Ormai per descriverlo ci vuole una definizione in più: Fabio Mondini, 48 anni da Misinto, è anche il miglior sommelier professionista d'Italia per l'anno 2016. Il prestigioso riconoscimento gli è stato consegnato ieri sera a Palermo durante il convegno nazionale dell’organizzazione Solidus dedicato al mondo del turismo in Italia.

Per lui il premio quale miglior professionista nella categoria Sommelier che gli è stato riconosciuto dall’associazione che riunisce otto organizzazioni italiane nell’ambito delle professioni turistico e alberghiere.

Mondini qui in Brianza lo conoscono tutti. Non solo per la sua attività professionale di ristoratore che esercita da 21 anni, ma anche quale fondatore della Festa della Birra di Misinto. Il suo nome, però, è ben noto anche nell'ambiente del mondo del vino e della formazione: sommelier professionista, degustatore, nel 2004 è stato tra i fondatori della delegazione Ais (Associazione italiana sommelier) di Monza e Brianza. Ha ricoperto l'incarico di direttore dei corsi nella nostra provincia, diventando poi il delegato nel 2013.

A lui si deve la scelta dell'Ais di entrare negli istituti scolastici. Docente dei corsi di sommelier nelle scuole alberghiere di Carate Brianza, Seregno, Como, Varese, Gallarate e Saronno, è stato dapprima referente del progetto per Ais Lombardia e, attualmente, è il responsabile nazionale.

“E’ per me un onore – afferma Mondini - ricevere un premio così importante come quello di miglior professionista in Italia nel mondo della sommellerie. Si tratta del riconoscimento del lavoro di una vita sia nell’ambito dell’Associazione Italiana Sommelier sia nell’ambito della ristorazione. Un premio del genere non può che essere il risultato di un lavoro anche di squadra. Ringrazio quindi l’Ais per avermi dato spazio e per aver creduto in me dandomi responsabilità importanti come quella di responsabile della formazione dei ragazzi negli istituti alberghieri. E un grazie doveroso e sentito anche ai miei collaboratori che in 30 anni di attività nel mondo della ristorazione sono cresciuti insieme a me umanamente e professionalmente”.


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