Auditorium, richieste modifiche: per l'apertura bisogna attendere
SEREGNO - Il nuovo auditorium di piazza Risorgimento resterà chiuso ancora per un mesetto. La Commissione provinciale di vigilanza ha richiesto piccole modifiche che impediscono l'apertura immediata della struttura. Molto probabilmente non potrà ospitare il Pozzolino
L'amministrazione comunale deve attendere ancora un mesetto: l'inaugurazione ufficiale dell'auditorium di piazza Risorgimento non potrà avvenire prima della fine di novembre. La Cpv (Commissione provinciale di vigilanza) in occasione del sopralluogo di mercoledì, ha richiesto alcune piccole modifiche.
Giacinto Mariani, vicesindaco con delega alla Cultura, un po' c'è rimasto male. Comprensibile, visto che era vicino al traguardo dell'apertura e che i progetti, nelle varie fasi dei lavori, erano stati tutti validati dalla commissione. Mercoledì, però, dopo aver visionato ancora un'enorme quantità di faldoni e aver fatto il sopralluogo, ecco altre richieste.
Quella che dà più fastidio al Comune è quella di separare la pavimentazione dell'auditorium da quella della sala d'accesso, con marmo, pietra, o comunque materiale che impedisca alle eventuali fiamme di propagarsi: "Tutta la nostra pavimentazione è ignifuga - spiega Mariani - ed è stata visionata e validata in fase di progetto dalle precedenti commissioni. Non contestiamo nulla, ciò che ci è stato chiesto di fare, faremo. Certo spiace sentirselo dire solo ora. Dovremo tagliare il pavimento per intervenire. Le altre osservazioni? Fare un buco nel sistema di aerazione, mettere la luce di emergenza in ogni singolo bagno, alzare il volume dell'allarme perché pare che non si senta quando funziona lo sciacquone".
Le osservazioni sono accolte invece con molta serenità dal sindaco Edoardo Mazza: "Sono piccolezze da sistemare e, onestamente, credo che dopo 12 anni di lavori non può essere l'aggiunta di quattro lampadine a farmi rabbuiare. Gli sfottò della minoranza ci stanno, vanno accolti per quello che sono. Io sono contento che quest'opera così sofferta ormai si possa finalmente concludere con i piccoli lavori richiesti".
L'unico dubbio è quello del Pozzolino, in programma dal 23 al 27 novembre. Difficile che possa essere la prima manifestazione dell'auditorium.
Giacinto Mariani, vicesindaco con delega alla Cultura, un po' c'è rimasto male. Comprensibile, visto che era vicino al traguardo dell'apertura e che i progetti, nelle varie fasi dei lavori, erano stati tutti validati dalla commissione. Mercoledì, però, dopo aver visionato ancora un'enorme quantità di faldoni e aver fatto il sopralluogo, ecco altre richieste.
Quella che dà più fastidio al Comune è quella di separare la pavimentazione dell'auditorium da quella della sala d'accesso, con marmo, pietra, o comunque materiale che impedisca alle eventuali fiamme di propagarsi: "Tutta la nostra pavimentazione è ignifuga - spiega Mariani - ed è stata visionata e validata in fase di progetto dalle precedenti commissioni. Non contestiamo nulla, ciò che ci è stato chiesto di fare, faremo. Certo spiace sentirselo dire solo ora. Dovremo tagliare il pavimento per intervenire. Le altre osservazioni? Fare un buco nel sistema di aerazione, mettere la luce di emergenza in ogni singolo bagno, alzare il volume dell'allarme perché pare che non si senta quando funziona lo sciacquone".
Le osservazioni sono accolte invece con molta serenità dal sindaco Edoardo Mazza: "Sono piccolezze da sistemare e, onestamente, credo che dopo 12 anni di lavori non può essere l'aggiunta di quattro lampadine a farmi rabbuiare. Gli sfottò della minoranza ci stanno, vanno accolti per quello che sono. Io sono contento che quest'opera così sofferta ormai si possa finalmente concludere con i piccoli lavori richiesti".
L'unico dubbio è quello del Pozzolino, in programma dal 23 al 27 novembre. Difficile che possa essere la prima manifestazione dell'auditorium.
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