Il disappunto di Mariani: "Aeb-Gelsia, nessuna informazione ai consiglieri comunali"
SEREGNO - Tiziano Mariani, capogruppo della lista civica "Noi x Seregno", non nasconde il suo disappunto per come viene trattato il futuro del gruppo Aeb-Gelsia. In particolare per il fatto che, sebbene consigliere comunale, non è messo al corrente delle possibili operazioni
Ha sempre chiesto più trasparenza, ha sempre preteso che l'intera città venisse puntualmente informata riguardo a ogni decisione relativa al futuro di Aeb-Gelsia. Tiziano Mariani, capogruppo della lista civica "Noi x Seregno", non nasconde nemmeno il suo disappunto sul modo in cui si sta affrontando la questione della possibile fusione con il gruppo Ascopiave. E, con un comunicato diffuso alla stampa, spiega tutte le sue perplessità:
Nessuna fretta, tra l’altro da sempre cattiva consigliera, nella “corsa” a far aggregare, o dismettere, le partecipate pubbliche. Stupisce, più che altro, lo scivolone dei colleghi di minoranza guidati dal Pd che lo scorso 3 marzo hanno parlato, in un comunicato congiunto, dell’imminente applicazione della legge Madia facendosi sfuggire che il decreto attuativo della riforma della pubblica amministrazione non solo fa slittare il taglio delle partecipate a fine giugno, ma lo rende anche più soft.
Nessuna fretta, tra l’altro da sempre cattiva consigliera, nella “corsa” a far aggregare, o dismettere, le partecipate pubbliche. Stupisce, più che altro, lo scivolone dei colleghi di minoranza guidati dal Pd che lo scorso 3 marzo hanno parlato, in un comunicato congiunto, dell’imminente applicazione della legge Madia facendosi sfuggire che il decreto attuativo della riforma della pubblica amministrazione non solo fa slittare il taglio delle partecipate a fine giugno, ma lo rende anche più soft.
In merito agli interventi sulle società partecipate pubbliche, come la nostra Aeb-Gelsia su cui da tempo sono addensate preoccupanti nubi di fusioni, il decreto sulle partecipate fissa appunto una proroga dal 23 marzo al 30 giugno. Termine entro il quale le amministrazioni pubbliche dovranno effettuare una ricognizione di tutte le partecipazioni possedute in vista della loro razionalizzazione, cioè chiusura o dismissione.
In questo quadro è doveroso sottolineare tutti gli aspetti poco trasparenti che aleggiano intorno alla vicenda circa il futuro di Aeb-Gelsia, rilevando come si stia procedendo univocamente verso la strada delle fusione con un’altra partecipata pubblica come Ascopiave, territorialmente estranea all’ambito di azione della nostra ex-municipalizzata e dai benefici del tutto aleatori, senza pensare ad ipotesi di apertura al mercato, a possibili soci privati.
Nell’esprimere nuovamente il rammarico per la totale mancanza di informazioni puntuali al Consiglio Comunale, che ricordo dovrebbe esercitare i poteri di indirizzo e controllo sulle società partecipate, sollecito con urgenza il Sindaco ad aggiornare l’Aula, anche attraverso la presentazione del piano industriale seguito dai vertici di Aeb-Gelsia nel perseguire pervicacemente la via della fusione con Ascopiave.