Mariani: "Il futuro di Aeb-Gelsia deve passare dal Consiglio comunale"

SEREGNO - Tiziano Mariani, capogruppo della lista civica "Noi x Seregno", esorta a convocare una seduta di Consiglio comunale in cui si possa parlare del futuro del gruppo Aeb-Gelsia. Non ha infatti gradito di venire a conoscenza di una lettera di intenti con Ascopiave attraverso la stampa

Aveva già manifestato il disappunto per le vicende societarie relative al futuro del gruppo Aeb-Gelsia. Tiziano Mariani, capogruppo della lista civica "Noi x Seregno", è sempre più perplesso dal fatto che viene a scoprire gli scenari futuri dalla stampa anziché dalle sedute di Consiglio comunale. E se un paio di settimane fa aveva suggerito al sindaco Edoardo Mazza di portare la questione in nell'aula consiliare, ora diventa quasi una pretesa.

"Apprendo con stupore e disappunto - spiega Mariani - di un comunicato stampa congiunto emesso da Aeb-Gelsia e Ascopiave ieri in cui si annuncia la sottoscrizione di una lettera di intenti vincolante sino al 31 ottobre 2016, in cui si individuano linee guida e principi finalizzati all'aggregazione delle due società".

Per Mariani questo modus operandi rispecchia in ogni sua misteriosa fase il percorso fallimentare in precedenza attuato per la ventilata fusione tra Aeb-Gelsia e Acsm-Agam: "Per quella tentata fusione i cittadini contribuenti sono stati chiamati a pagare 400 mila euro per un nulla di fatto, con il mistero circa la relazione di Banca Profilo, profumantamente pagata dalla controllata del Comune di Seregno e negata per conoscenza ai consiglieri comunali, chiamati ad approvarne la spesa nel contesto del bilancio".

Di qui la scelta di ricordare al sindaco che "ogni  decisione dovrà passare dal Consiglio comunale". Mariani sollecita dunque "una immediata convocazione in Aula dei vertici Aeb-Gelsia che hanno sottoscirtto il nuovo impegno, per una audizione informativa che spieghi nei dettagli questa scelta. Si tratta di una comunicazione doverosa, che avrebbe dovuto avvenire prima del lancio alla stampa della notizia, per rispetto istituzionale ai consiglieri comunali eletti dai cittadini, a differenza dei nominati che governano la nostra società controllata. Prima che sul merito della questione, non posso quindi che esprimere una pesante censura sul modo di operare dei vertici Aeb-Gelsia".