Movimento 5 Stelle: "Rimuovere la lapide della Repubblica Sociale Italiana significa rispetto"

SEREGNO - A poche ore dall'individuazione del presunto imbrattatore, il Movimento 5 Stelle torna sulla questione della lapide nel cimitero di via Reggio: intitolata ai caduti seregnesi della Repubblica Sociale Italiana. E chiede al sindaco di rimuoverla.

Individuato il presunto imbrattatore, la lapide intitolata ai caduti seregnesi della Repubblica Sociale Italiana continua a far discutere e a dividere. Stavolta a prendere la parola è il Movimento 5 Stelle. Con un comunicato stampa ribadisce la necessità di rimuovere quella lapide dal cimitero di via Reggio:


Mercoledì 4 novembre, su concessione e autorizzazione del Sindaco di Seregno Edoardo Mazza e della sua Giunta, il Comitato Nazionale Ricerche e Onoranze ai caduti della R.S.I. “M.O. al V.M. Carlo Borsani” ha installato nel cimitero cittadino una lapide a ricordo dei diciotto militari e civili seregnesi caduti nel periodo dal 1943 al 1945, sotto le insegne della Repubblica Sociale Italiana.

Come già dichiarato in Consiglio dal nostro Portavoce Mario Nava, ci teniamo ad affermare attraverso questo comunicato stampa che per gli attivisti del Movimento Cinque Stelle di Seregno i vivi come i morti non sono tutti uguali e non condividiamo assolutamente la commemorazione di chi, aderendo alla Repubblica Sociale Italiana, uno stato fantoccio della Germania nazista e assassina con a capo Benito Mussolini, si è piegato alla logica della violenza, della repressione, delle stragi, del genocidio e della guerra, sostenendola contrariamente ai nostri partigiani che hanno sacrificato la loro vita per la libertà e la democrazia.

Per questo siamo contrari alla lapide, approvata da questa Giunta e dal Sindaco Edoardo Mazza, e ne chiediamo l’immediata rimozione in rispetto e in memoria di coloro i quali si sono sacrificati, morendo, in nome della libertà e della democrazia del popolo italiano.

Movimento Cinque Stelle Seregno