Né partiti né comitati: studenti alla scoperta del referendum con gli esperti

SEREGNO - Si parla di referendum costituzionale anche all'istituto "Primo Levi". Per gli studenti maggiorenni che domani, in sala Monsignor Gandini, incontreranno due esperti, uno schierato per il Sì e uno per il No, per scoprire i pro e i contro della riforma

Una lezione del tutto particolare per gli studenti dell'Istituto "Primo Levi" di Seregno: domani, giovedì 24 novembre, dalle 10.30 alle 12.45 saranno guidati alla scoperta del referendum costituzionale che chiamerà gli italiani alle urne il 4 dicembre.

Gli studenti maggiorenni si ritroveranno in sala Monsignor Gandini (via XXIV Maggio) per partecipare alla tavola rotonda sul tema: "Le ragioni del Sì e del No al referendum costituzionale. Interverranno in qualità di esperti: per il Sì l'avvocato Giuseppe Arconzo, ricercatore di Diritto Costituzionale presso l’Università statale di Milano; per il No il professor Aldo Giannuli, ricercatore di Storia Contemporanea presso l’Università Statale di Milano.

La tavola rotonda sarà preceduta da incontri di preparazione, in Istituto, tenuti dalle professoresse Fiorella Brambilla e Argentina Losurdo, docenti di Diritto ed Economia: loro il compito di illustrare i contenuti della riforma.
Seguiranno alla tavola rotonda lezioni di storia in cui si approfondirà appunto la valenza storica di una consultazione referendaria di questa portata.

La preoccupazione è quella di rendere gli studenti consapevoli delle loro scelte di cittadini: l’acquisizione di una coscienza politica passa attraverso la conoscenza dei fatti e delle ragioni che possono portare a scelte di segno diverso, che in ogni caso determineranno il futuro del nostro Paese.

"Non si intende certo ricorrere alla solita frase fatta - spiegano dall'istituto - e far ricadere sulle spalle dei ragazzi la responsabilità di una scelta collettiva così importante: lontano da ogni retorica, la scuola intende offrire le conoscenze necessarie e lo spazio di discussione necessari per avvicinarsi alla politica ed entrarvi attivamente, da cittadini".


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