Travolto a luglio nel lago: sul motoscafo pirata un uomo del Bangladesh
SEREGNO - I Carabinieri sono riusciti a risalire al pirata che, a bordo del suo motoscafo, il 25 luglio aveva travolto un seregnese che stava facendo il bagno a Mandello del Lario nelle acque di Moregallo. Il pirata si era poi allontanato a tutta velocità senza prestare soccorso
A fine luglio un cinquantunenne di Seregno era stato travolto da un motoscafo mentre nuotava a Mandello del Lario nelle acque di Moregallo. I Carabinieri, dopo uno scrupoloso lavoro di indagini, sono riusciti a risalire al conducente della barca: è un ragazzo di 22 anni, originario del Bangladesh, residente a Milano. Dovrà rispondere di lesioni gravi e di omissione di soccorso.
L'episodio risale al 25 luglio quando il brianzolo era entrato in acqua per una nuotata e per rinfrescarsi un po' durante le ore pomeridiane. All'improvviso era sopraggiunto un motoscafo che lo aveva travolto. Il pirata, anziché fermarsi per prestare soccorso, era poi fuggito a tutta velocità.
Portato a riva dagli altri bagnanti, il seregnese aveva ricevuto la prima assistenza dai volontari di Lecco Soccorso, che lo avevano trasportato d'urgenza in ospedale. Lì, però, vista la gravità della situazione, era stato disposto il trasferimento in elicottero all'ospedale di Sesto San Giovanni: il brianzolo non era in pericolo di vita ma aveva riportato seri problemi alle gambe.
A distanza di meno di un mese, i Carabinieri sono riusciti a dare un nome e un cognome al pirata. Grazie alla testimonianza di alcuni bagnanti, che erano riusciti ad annotare parte della sigla del motoscafo, i militari denunciato a piede libero l'extracomunitario.
L'episodio risale al 25 luglio quando il brianzolo era entrato in acqua per una nuotata e per rinfrescarsi un po' durante le ore pomeridiane. All'improvviso era sopraggiunto un motoscafo che lo aveva travolto. Il pirata, anziché fermarsi per prestare soccorso, era poi fuggito a tutta velocità.
Portato a riva dagli altri bagnanti, il seregnese aveva ricevuto la prima assistenza dai volontari di Lecco Soccorso, che lo avevano trasportato d'urgenza in ospedale. Lì, però, vista la gravità della situazione, era stato disposto il trasferimento in elicottero all'ospedale di Sesto San Giovanni: il brianzolo non era in pericolo di vita ma aveva riportato seri problemi alle gambe.
A distanza di meno di un mese, i Carabinieri sono riusciti a dare un nome e un cognome al pirata. Grazie alla testimonianza di alcuni bagnanti, che erano riusciti ad annotare parte della sigla del motoscafo, i militari denunciato a piede libero l'extracomunitario.
Vuoi ricevere le notizie nella tua mail? Iscriviti alla newsletter: clicca qui