A Casa Betania sono in arrivo 20 profughi, i primi 6 dal Bangladesh
SEVESO - Sei ragazzi del Bangladesh, tra i 22 e i 25 anni sono arrivati la scorsa settimana, altri sono attesi in questi giorni: sono i migranti accolti a Casa Betania, il centro fondato da Fratel Ettore, che ha dato la disponibilità ad accoglierne venti in totale. Il sindaco invita a evitare inutili allarmismi.
In città arrivano i cosiddetti "profughi": migranti, in realtà, visto che per il riconoscimento dello status di rifugiato politico dovranno attendere circa un anno e mezzo. In tutto venti, ospitati nella sede che dell'accoglienza ha fatto la sua ragione di vita: Casa Betania, ovvero quel centro creato da Fratel Ettore per dare "rifugio" ai senzatetto.
A dare l'annuncio è stato direttamente il sindaco Paolo Butti nel corso del Consiglio comunale di martedì. Sebbene il Comune non sia direttamente coinvolto, visto che si tratta di un accordo tra Casa Betania e la Prefettura, il primo cittadino ha voluto seguire personalmente gli sviluppi della vicenda.
"Sono andato anche ad Agrate Brianza - spiega Butti - a vedere chi sono e da dove arrivano. Per cercare di capire anche l'amministrazione comunale in che modo può interagire. Noi come amministrazione comunale non abbiamo spazi da destinare all'accoglienza dei migranti, ma ho sempre dichiarato la mia disponibilità nel rendermi utile in qualche modo. Credo che se tutti ci facciamo carico di una piccola parte di questa situazione, forse in Brianza ci sarebbe meno allarmismo e più solidarietà".
A tutti gli effetti responsabile della gestione dei venti migranti sarà Casa Betania che metterà a disposizione due mediatori culturali. Si è già interessata anche per capire qual è l'alimentazione dei nuovi ospiti, ma a quanto pare non ci saranno problemi: sarà essenzialmente basata sul riso con sughi, o carni bianche o verdure.
"Da parte mia - spiega il sindaco - sto cercando di vedere se attraverso il Banco Alimentare è possibile dare un sostegno a Casa Betania per questo progetto di accoglienza. I sei ragazzi arrivati hanno dai 22 ai 25 anni. In questi giorni ne arrivano altri sei. Per gli otto mancanti credo che sarà necessario attendere ancora per dare la possibilità a Casa Betania di sistemare alcuni spazi per garantire l'accoglienza".
Il sindaco invita a non creare allarmismi: "Credo che non sia opportuno e non siamo nemmeno in grado di portare qui in città i grandi numeri di migranti, ma i cittadini sappiano che come amministrazione comunale siamo attenti perché la situazione non sfugga di mano. Ognuno faccia la sua parte, eviteremo problemi inutili".
A dare l'annuncio è stato direttamente il sindaco Paolo Butti nel corso del Consiglio comunale di martedì. Sebbene il Comune non sia direttamente coinvolto, visto che si tratta di un accordo tra Casa Betania e la Prefettura, il primo cittadino ha voluto seguire personalmente gli sviluppi della vicenda.
"Sono andato anche ad Agrate Brianza - spiega Butti - a vedere chi sono e da dove arrivano. Per cercare di capire anche l'amministrazione comunale in che modo può interagire. Noi come amministrazione comunale non abbiamo spazi da destinare all'accoglienza dei migranti, ma ho sempre dichiarato la mia disponibilità nel rendermi utile in qualche modo. Credo che se tutti ci facciamo carico di una piccola parte di questa situazione, forse in Brianza ci sarebbe meno allarmismo e più solidarietà".
A tutti gli effetti responsabile della gestione dei venti migranti sarà Casa Betania che metterà a disposizione due mediatori culturali. Si è già interessata anche per capire qual è l'alimentazione dei nuovi ospiti, ma a quanto pare non ci saranno problemi: sarà essenzialmente basata sul riso con sughi, o carni bianche o verdure.
"Da parte mia - spiega il sindaco - sto cercando di vedere se attraverso il Banco Alimentare è possibile dare un sostegno a Casa Betania per questo progetto di accoglienza. I sei ragazzi arrivati hanno dai 22 ai 25 anni. In questi giorni ne arrivano altri sei. Per gli otto mancanti credo che sarà necessario attendere ancora per dare la possibilità a Casa Betania di sistemare alcuni spazi per garantire l'accoglienza".
Il sindaco invita a non creare allarmismi: "Credo che non sia opportuno e non siamo nemmeno in grado di portare qui in città i grandi numeri di migranti, ma i cittadini sappiano che come amministrazione comunale siamo attenti perché la situazione non sfugga di mano. Ognuno faccia la sua parte, eviteremo problemi inutili".
maurizio :
Premesso che possono essere le persone più tenere e mansuete del mondo, non mi sembra, ma potrei sbagliare, che in Bangladesh ci siano delle persecuzioni contro la persona o le sue idee, quindi trattasi di migranti e non di profughi. A questo punto, se hanno i documenti, sono persone in regola, identificabili e non c'è nemmeno bisogni di farci un articolo in caso contrario mi chiederei come mai non abbiano i documenti. | venerdì 02 ottobre 2015 12:00 Rispondi