Briantea84: terza forza d'Europa dopo aver domato Roma
SEVESO - Non è stata la finalina di consolazione. Innanzitutto perché c'era in ballo il terzo posto in Europa dopo due formazioni di un altro pianeta. E poi perché si trattava dell'ennesima sfida contro Roma. I brianzoli hanno imposto la loro legge.
È la Mia Briantea84 la terza forza d’Europa. La solita sfida avvincente quella giocata contro il Santa Lucia Roma, un match che fino a 5’ dalla fine ha tenuto il risultato sul filo dell’equilibrio. A tenere alta la testa e la lucidità sono stati gli uomini di coach Marco Bergna, capaci di contrastare la pesante prova di carattere romana chiudendo i giochi sul 74-64. Dopo un primo periodo amministrato a senso unico e chiuso sul parziale di 22-11, i canturini hanno sofferto la rimonta di Roma nel secondo quarto (32-29). Sono serviti 15’ di gioco per rivedere la Mia spingersi avanti: una determinazione coriacea, un biglietto da visita per la serie scudetto al via il 14 maggio sul parquet della Fondazione Santa Lucia (ore 17).
“E’ stato un grande torneo, molto intenso e duro, nel quale è uscito il carattere dei ragazzi – ha dichiarato coach Bergna -. Abbiamo perso la semifinale contro Madrid, forse la squadra più forte sulla carta ma siamo stati in grado di mettere in campo la forza per sopperire le difficoltà. Grande plauso a tutti, se siamo riusciti a dominare gli ultimi 5’ con Roma andando a +10. Abbiamo visto un grande Brian Bell in difesa, ma nell’ultimo quarto Ruiz e Carossino hanno dato la svolta. Anche a livello di forza mentale. Siamo felici di questo risultato storico”.
“Abbiamo dato il massimo giocando grandi partite, anche contro il Fundosa nonostante il risultato negativo – ha commentato Filippo Carossino, al suo primo pedio europeo di club -. Era importante fare bene contro il Santa Lucia per conquistare un posto prestigioso ma anche per fare morale. Il break nel secondo quarto ci poteva fermare, invece siamo restati uniti, ricucendo punto su punto. Abbiamo difeso molto bene, impedendo il tiro da tre di Berdun e Cavagnini da sotto. Lo scudetto è un’altra storia, ripartiamo da 0-0, non dobbiamo adagiarci. Abbiamo lottato con i denti per arrivare a giocare questa finale. Dobbiamo avere sempre due ingredienti: sacrificio e spirito di squadra”.
Apre Ian Sagar (2-0), aggancia Adolfo Berdun sul 2 pari. Abdi Jama a referto con la retina del +2 (4-2), Matteo Cavagnini riazzera i giochi sul 4-4 quando mancano 6’34” da giocare. Il tira e molla continua, c’è chi scappa e chi rincorre, con la Mia a portarsi sul 9-6 con 5 punti di Gaz Choudhry, canestro e tripla recuperando il libero sbagliato da Brian Bell. Sofyane Mehiaoui per il -1 Santa Lucia (9-8), poi sono i canturini a piazzare un parziale di 6-0 con Choudhry e Bell a mettere il primo importante vantaggio di quarto, +7 a 2’54” dalla sirena. Dalla lunetta non sfrutta Mehiaou, 1/2 per lui (15-9), Bell scalda le mani da tre (18-9) e mette i capitolini alle spalle con un parziale di 5-0 che lascia Roma sul 20-9. Ci prova Berdun a fare grossa la voce (20-11), ma è ancora Bell a dire la sua: alla prima sirena, Mia avanti sul 22-11.
È Roma a spingere il secondo quarto, con Cavagnini e Mehiaoui a mettere sotto assedio la fortezza canturina. La Mia risponde su più fronti, Santorelli, Bell, Jama, Sagar a tenere il vantaggio sul +7 quando il tabellone dice 5’ da giocare. È con Giulio Sanna che Roma apre la sua corsa alla rimonta: parziale di 8-0, con Ahmed Raourahi nel ruolo di cecchino, per il 30-29 a meno di 1’ dalla fine. A 10” dalla sirena è capitan Sagar a mandare tutti negli spogliatoi, facendo illuminare il tabellone sul 32-29.
I giochi si riaprono con la tripla di Mehiaoui, buona per il 32 pari. Santorelli mette il + 1 dalla linea di carità (33-32), Giulio Papi realizza il primo vantaggio Santa Lucia con il canestro del 33-34. Jama e Bell provano a ricucire (37-34), il parziale romano di 6-0 firmato da Papi, Raourahi e Cavagnini rimette la Mia sotto sul 37-40. Accorcia Choudhry (39-40), Cavagnini in lunetta su fallo dell’inglese in casacca 44 mantiene il +2 capitolino (39-41). Al black out Mia, Roma risponde piazzando un pesante 5-0 che vale il 39-45. La retina del 41-45 riapre la corsa canturina, con Sagar, Carossino e Choudhry a limare il vantaggio romano sul 46-47. A 1’ dalla fine Cavagnini piazza il +3 (46-49), la mano spagnola di Ruiz fa vibrare la retina sul 48-49. Ancora Cavagnini sulllo scadere per il 48-51 della terza sirena.
Mia subito offensiva, con Sagar arriva il +1 del 52-51. Ancora Papi a punire la Mia (52-53), poi è tutto un prendi e molla a fronti alterni fino al 58-57 di Sagar a 5’13” dalla fine. Rossetti per il + 1 Roma (58-59), poi Jama (60-59) e Berdun (60-61). La tripla di Ruiz infiamma la Mia (63-61), Sagar mette il 65-61 che vale il +4 Cantù. Ancora il capitano per il 67-61 poi Choudhry dalla lunetta mette il +7 (68-61). A riportare la Mia sul +9 è ancora Choudhry, parziale di 10-0 firmato dagli uomini di coach Bergna per il 70-61 a 1’44” dalla fine. Dalla distanza Mehiaoui trova la bomba del 70-64, ultima apparizione dell’orgoglio romano. Choudhry rincara la dose dalla lunetta, 3/4 e tabellone sul 73-64 quando mancano 30” da giocare. Ultima parola a Jama: 74-64, +10 e terzo posto alla Mia.
“E’ stato un grande torneo, molto intenso e duro, nel quale è uscito il carattere dei ragazzi – ha dichiarato coach Bergna -. Abbiamo perso la semifinale contro Madrid, forse la squadra più forte sulla carta ma siamo stati in grado di mettere in campo la forza per sopperire le difficoltà. Grande plauso a tutti, se siamo riusciti a dominare gli ultimi 5’ con Roma andando a +10. Abbiamo visto un grande Brian Bell in difesa, ma nell’ultimo quarto Ruiz e Carossino hanno dato la svolta. Anche a livello di forza mentale. Siamo felici di questo risultato storico”.
“Abbiamo dato il massimo giocando grandi partite, anche contro il Fundosa nonostante il risultato negativo – ha commentato Filippo Carossino, al suo primo pedio europeo di club -. Era importante fare bene contro il Santa Lucia per conquistare un posto prestigioso ma anche per fare morale. Il break nel secondo quarto ci poteva fermare, invece siamo restati uniti, ricucendo punto su punto. Abbiamo difeso molto bene, impedendo il tiro da tre di Berdun e Cavagnini da sotto. Lo scudetto è un’altra storia, ripartiamo da 0-0, non dobbiamo adagiarci. Abbiamo lottato con i denti per arrivare a giocare questa finale. Dobbiamo avere sempre due ingredienti: sacrificio e spirito di squadra”.
Apre Ian Sagar (2-0), aggancia Adolfo Berdun sul 2 pari. Abdi Jama a referto con la retina del +2 (4-2), Matteo Cavagnini riazzera i giochi sul 4-4 quando mancano 6’34” da giocare. Il tira e molla continua, c’è chi scappa e chi rincorre, con la Mia a portarsi sul 9-6 con 5 punti di Gaz Choudhry, canestro e tripla recuperando il libero sbagliato da Brian Bell. Sofyane Mehiaoui per il -1 Santa Lucia (9-8), poi sono i canturini a piazzare un parziale di 6-0 con Choudhry e Bell a mettere il primo importante vantaggio di quarto, +7 a 2’54” dalla sirena. Dalla lunetta non sfrutta Mehiaou, 1/2 per lui (15-9), Bell scalda le mani da tre (18-9) e mette i capitolini alle spalle con un parziale di 5-0 che lascia Roma sul 20-9. Ci prova Berdun a fare grossa la voce (20-11), ma è ancora Bell a dire la sua: alla prima sirena, Mia avanti sul 22-11.
È Roma a spingere il secondo quarto, con Cavagnini e Mehiaoui a mettere sotto assedio la fortezza canturina. La Mia risponde su più fronti, Santorelli, Bell, Jama, Sagar a tenere il vantaggio sul +7 quando il tabellone dice 5’ da giocare. È con Giulio Sanna che Roma apre la sua corsa alla rimonta: parziale di 8-0, con Ahmed Raourahi nel ruolo di cecchino, per il 30-29 a meno di 1’ dalla fine. A 10” dalla sirena è capitan Sagar a mandare tutti negli spogliatoi, facendo illuminare il tabellone sul 32-29.
I giochi si riaprono con la tripla di Mehiaoui, buona per il 32 pari. Santorelli mette il + 1 dalla linea di carità (33-32), Giulio Papi realizza il primo vantaggio Santa Lucia con il canestro del 33-34. Jama e Bell provano a ricucire (37-34), il parziale romano di 6-0 firmato da Papi, Raourahi e Cavagnini rimette la Mia sotto sul 37-40. Accorcia Choudhry (39-40), Cavagnini in lunetta su fallo dell’inglese in casacca 44 mantiene il +2 capitolino (39-41). Al black out Mia, Roma risponde piazzando un pesante 5-0 che vale il 39-45. La retina del 41-45 riapre la corsa canturina, con Sagar, Carossino e Choudhry a limare il vantaggio romano sul 46-47. A 1’ dalla fine Cavagnini piazza il +3 (46-49), la mano spagnola di Ruiz fa vibrare la retina sul 48-49. Ancora Cavagnini sulllo scadere per il 48-51 della terza sirena.
Mia subito offensiva, con Sagar arriva il +1 del 52-51. Ancora Papi a punire la Mia (52-53), poi è tutto un prendi e molla a fronti alterni fino al 58-57 di Sagar a 5’13” dalla fine. Rossetti per il + 1 Roma (58-59), poi Jama (60-59) e Berdun (60-61). La tripla di Ruiz infiamma la Mia (63-61), Sagar mette il 65-61 che vale il +4 Cantù. Ancora il capitano per il 67-61 poi Choudhry dalla lunetta mette il +7 (68-61). A riportare la Mia sul +9 è ancora Choudhry, parziale di 10-0 firmato dagli uomini di coach Bergna per il 70-61 a 1’44” dalla fine. Dalla distanza Mehiaoui trova la bomba del 70-64, ultima apparizione dell’orgoglio romano. Choudhry rincara la dose dalla lunetta, 3/4 e tabellone sul 73-64 quando mancano 30” da giocare. Ultima parola a Jama: 74-64, +10 e terzo posto alla Mia.