Duecento persone in strada per dire no ai profughi

SEVESO - Dopo il tam tam su Facebook, dopo le polemiche "virtuali", ieri la preoccupazione e la rabbia del mondo reale: erano circa 200 i cittadini che hanno partecipato alla manifestazione davanti alla Sadas per dire il loro no nei confronti dei profughi e per chiedere al sindaco risposte certe sull'utilizzo del magazzino

La paura fa 90, anzi 200: tante erano le persone accorse ieri sera a Baruccana di Seveso, sul piazzale della Sadas per dire il loro no convinto all'arrivo dei profughi. Una voce che a dire il vero non ha mai trovato conferme e che, tuttavia, generando timori e preoccupazione è stata comunque in grado di radunare tante persone.

"Il rischio - ha spiegato Alice Carini, che ha coordinato l'iniziativa - è quello di ritrovarsi qui 500 persone tra i 20 e i 30 anni. Sappiamo tutti che l'organico della Polizia locale è insufficiente per la quotidianità, figuriamoci per un eventuale arrivo di profughi. Con la conseguenza che i cittadini avranno poi timore di essere picchiati o, nel caso delle donne, di essere violentate. Abbiamo già i bengalesi a Casa Betania, non è il caso di aggiungerne altri".

La richiesta che avanzano i cittadini è semplice: trasparenza. Ovvero sapere se sono previsti arrivi, eventualmente quanti. O, se non ne arriveranno, cosa sta accadendo alla ex Sadas.

"Il sindaco - ha aggiunto Paolo De Bertoli dando informazione al megafono a tutti i presenti - ci ha scritto dicendo che nulla è vero riguardo all'arrivo di clandestini, che ha già interpellato la Prefettura e che invita a trattare la questione in modo responsabile evitando episodi di sciacallaggio. Evidenziando che i profughi non hanno mai creato problemi sul nostro territorio".

"Trovo  davvero fuori luogo - ha commentato De Bortoli - che su una questione così importante il sindaco si limiti a una lettera protocollata senza venire qui a dare spiegazioni ai cittadini. Sul fatto che i profughi non hanno mai creato problemi, lo inviterei a uscire dopo le 22 nella zona della stazione o all'Altopiano al confine con la Snia per verificare lo stato di degrado e di insicurezza. Gli ricordo che sul nostro territorio ci sono stati arresti per stupro e per terrorismo".

Anche lui ha invocato chiarezza: "E' lecito da parte dei cittadini avere paura, ed è altrettanto doveroso che il sindaco tranquillizzi la sua cittadinanza. Ricordo a Butti che la voce di profughi è uscita dal municipio. Se non è corretta, gli chiediamo che tipo di lavori stanno eseguendo. Sarà un centro commerciale? Sarà un cento logistico? In questo caso, con centinaia di mezzi pesanti che andranno avanti e indietro, sarà finita per i nostri bambini giocare da queste parti nella totale sicurezza".

In realtà proprio quella del centro logistico sembra l'ipotesi più probabile. Voci danno per certo il fatto che qui saranno stoccati prodotti dell'Ikea. I cittadini, però, se lo vogliono sentire dire dal sindaco. Quelli della prima ora, i trenta scarsi che avevano manifestato la prima volta, ora sono diventati 200. Non è un fenomeno da sottovalutare.


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1 commenti

uncittadino :
Avanti con le mistificazioni e con le bufale, giusta per raccattare visibilità e consensi sulla pelle degli ultimi. Assolutamente falsa la notizia di 500 dico 500 profughi alla ex Sadas dove nemmeno si potrebbe visto la destinazione d'uso attuale del comparto. Rischio dei "cittadini di essere picchiati" ?? e "delle donne di essere violentate" ??? Una squallida manifestazione, con personaggi dietro le quinte (ma ora nemmeno tanto visto la presenza di forza nuova) che fanno sciacallaggio, manipolazione e distorsione della realtà. Paura a girare alla stazione dopo le 22 ??? Da quando ??? Io ho paura di questi squallidi personaggi ITALIANI. | sabato 10 settembre 2016 12:00 Rispondi