Finti vigili minacciano coppia di anziani: "Vi denunciamo se non ci fate entrare"
SEVESO - Per loro sfortuna si sono trovati di fronte due persone sveglie e decise: due truffatori, dopo essersi spacciati per agenti di Polizia locale, non avendo trovato una buona scusa per entrare hanno provato a minacciare la coppia di anziani. Si sono ritrovati la porta in faccia
Prima, in tutta cordialità, hanno tentato la truffa spacciandosi per agenti di Polizia locale e citofonando a un'abitazione di Seveso. Poi, quando si sono accorti di avere di fronte due persone anziane ma tutt'altro che rincitrullite, hanno provato la carta della minaccia: "Se non ci fate entrare siamo costretti a denunciarvi". Il tentativo, comunque, non è andato a buon fine.
E' accaduto nei giorni scorsi in città quando due uomini dall'aspetto distinto, indossando quella che poteva sembrare a tutti gli effetti una divisa con tanto di berretto, hanno suonato il campanello di un'abitazione di San Pietro Martire.
Dopo essersi qualificati come agenti di Polizia locale, hanno provato a entrare con una scusa improbabile: "Dovremmo dare una controllata alle spine della corrente elettrica".
Ovviamente, i due pensionati, non hanno minimamente pensato che fosse possibile un pretesto di quel tipo. La loro risposta è stata chiara: "Per favore, andatevene, altrimenti telefoniamo ai Carabinieri".
I due truffatori da strapazzo, visto che non erano stati credibili con la truffa, hanno provato a minacciare i due padroni di casa sottolineando di essere rappresentanti delle forze dell'ordine: "Se ci impedite di eseguire il nostro lavoro, ci troviamo costretti a denunciarvi. Sappiate a cosa andate incontro".
Per fortuna dall'altra parte c'erano persone in gamba. Il risultato non è stato quello di farsi intimidire bensì, al contrario, quello di sbattere la porta in faccia ai due malintenzionati.
Le forze dell'ordine - quelle vere - ricordano sempre di non fare mai entrare in casa una persona sconosciuta indipendentemente dall'abito che indossa. Prima è sempre meglio fare una telefonata al 112. Chi citofona in buona fede, ha tutto l'interesse a restare per chiarire. Chi vuole soltanto truffare e portare via soldi e gioielli, scapperà a gambe levate.
G.Gal.
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E' accaduto nei giorni scorsi in città quando due uomini dall'aspetto distinto, indossando quella che poteva sembrare a tutti gli effetti una divisa con tanto di berretto, hanno suonato il campanello di un'abitazione di San Pietro Martire.
Dopo essersi qualificati come agenti di Polizia locale, hanno provato a entrare con una scusa improbabile: "Dovremmo dare una controllata alle spine della corrente elettrica".
Ovviamente, i due pensionati, non hanno minimamente pensato che fosse possibile un pretesto di quel tipo. La loro risposta è stata chiara: "Per favore, andatevene, altrimenti telefoniamo ai Carabinieri".
I due truffatori da strapazzo, visto che non erano stati credibili con la truffa, hanno provato a minacciare i due padroni di casa sottolineando di essere rappresentanti delle forze dell'ordine: "Se ci impedite di eseguire il nostro lavoro, ci troviamo costretti a denunciarvi. Sappiate a cosa andate incontro".
Per fortuna dall'altra parte c'erano persone in gamba. Il risultato non è stato quello di farsi intimidire bensì, al contrario, quello di sbattere la porta in faccia ai due malintenzionati.
Le forze dell'ordine - quelle vere - ricordano sempre di non fare mai entrare in casa una persona sconosciuta indipendentemente dall'abito che indossa. Prima è sempre meglio fare una telefonata al 112. Chi citofona in buona fede, ha tutto l'interesse a restare per chiarire. Chi vuole soltanto truffare e portare via soldi e gioielli, scapperà a gambe levate.
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