Senza Confini: rinnovato l'accordo con il Parco Groane

SEVESO - L'associazione Senza Confini e il Parco delle Groane di nuovo insieme. E' stato infatti rinnovato per altri cinque anni il protocollo per il "Bosco dei Giusti". Lo scopo è quello di sensibilizzare i cittadini sul tema sempre importante e di attualità della pace e della convivenza

Nel cuore della Brianza, nel Parco delle Groane,  luogo simbolo di memoria della Polveriera è stato rinnovato lo scorso luglio il protocollo del “Bosco dei Giusti” tra l’associazione “Senza Confini”, l’associazione Gariwo e il Parco delle Groane. Il protocollo, nato nel 2010 è stato rinnovato per altri 5 anni e vede i tre soggetti  uniti per promuovere il riconoscimento a coloro che nel mondo si sono adoperati, o si adoperano per la Pace contro i fanatismi e i totalitarismi. 

"Un Bosco - spiegano dall'associazione - dove gli occhi di centinai di giovani nel corso di questi anni si sono posati per onorare ed approfondire quelle figure umane che hanno saputo contrastare il male. Il fondatore e Presidente di Gariwo, Gabriele Nissim e il Presidente del Parco Roberto Della Rovere rinnovano la stima e la fiducia per l’associazione “Senza confini” che, in questi anni, al loro fianco ha promosso e condiviso il percorso di approfondimento sulle figure dei Giusti. Tante le battaglie combattute insieme, dal raggiungimento della delibera Europea per la Giornata dei Giusti del 6 marzo, alla risoluzione del contenzioso per la costruzione del nuovo Giardino dei Giusti al Monte Stella".

Oggi Gariwo ha raggiunto un nuovo e significativo traguardo con l’inaugurazione del primo Giardino dei Giusti in territorio musulmano. Lo scorso 15 luglio, infatti, a Tunisi all’interno dell’Ambasciata italiana è stato inaugurato un giardino con il sostegno della Farnesina e sono stati dedicati i primi alberi a cinque Giusti di origine araba e mussulmana: Khaled al-Asaad, il “custode” di Palmira ucciso dai terroristi per non aver rivelato loro dove aveva nascosto i tesori dell'antica città; Faraaz Hussein, lo studente bengalese tra gli ostaggi del ristorante Holey Artisan Bakery che ha rinunciato a salvarsi pur di non abbandonare le sue amiche; Mohamed Naceur ben Abdesslem, la guida tunisina che ha salvato un gruppo di italiani durante l’attentato al Museo del Bardo; Mohamed Bouazizi, il giovane ambulante simbolo della Rivoluzione dei Gelsomini, e Khaled Abdul Wahab, l’imprenditore tunisino emblema della convivenza tra musulmani ed ebrei.

"L’associazione Senza Confini di Seveso - si legge nella nota diffusa alla stampa - con il “Bosco dei Giusti” di Solaro appoggia con orgoglio il grandissimo risultato raggiunto da Gariwo e dall’Ambasciata Italiana e Tunisina che insieme hanno visto la nascita del primo Giardino dei Giusti in territorio arabo mussulmano, esempio di dialogo e di pace per l’umanità intera. Uniti insieme si possono raggiungere grandi risultati, che sono la testimonianza di un impegno che da anni vede coinvolte numerose persone e associazioni che combattono contro i totalitarismi per i diritti umani in questo momento difficile per la democrazia. Siamo onorati di far parte di questa corrente di pensiero che pone la persona, in particolar modo i “Giusti” come primo esempio di forza e valori, così importanti per le nuove generazioni. Auspichiamo che questo dialogo si faccia sempre più forte abbattendo quei muri e quell’isolamento che i nazionalismi e i fanatismi tendono a creare".

Nel frattempo sono già stati individuati i nuovi Giusti che l’associazione sta proponendo alle scuole del territorio. Il 28 ottobre verrà dedicato un albero al dottor Pietro Bartolo, che a Lampedusa si prodiga ormai da 16 anni per i migranti. Bartolo si fermerà in Brianza alcuni giorni e testimonierà il suo impegno per il prossimo. Verrà inoltre proiettato il film “Fuocoammare” vincitore al Festival di Berlino che ha fatto conoscere a tutto il mondo la storia di Lampedusa.

Il 29 gennaio, nel Giorno della Memoria il tema trattato verterà sulla Resistenza ebraica e le storie locali. Verrà dedicato un albero a Giacomo Bassi, segretario comunale a S. Giorgio su Legnano che durante la Seconda Guerra Mondiale, salvò la Famiglia Contente da morte certa procurando loro dei documenti falsi. Figura che inaugurò la storia dell’associazione quando nel lontano 2009 gli venne dedicato un cippo nel giardino dei Gelsi all’Altopiano di Seveso.

Il 5 marzo si celebrerà la Giornata Europea dei Giusti insieme ai gruppi scout della zona e verrà messo a dimora un albero per il politico, pacifista, scrittore e giornalista, fondatore dei verdi Alexander Langer e per una figura emblematica della resistenza pacifica siriana non ancora individuata.
La cerimonia consueta con le scuole il primo venerdì di maggio vedrà invece la messa a dimora di tre alberi dedicati per la legalità ad Ambrogio Mauri, imprenditore desiano simbolo della lotta alla corruzione in Italia. Appoggiò il Pool di Mani pulite ma lasciato solo non riuscì a reggere e si suicidò nel 1997. Laila giovane donna e madre afgana sfruttata da uomini senza scrupoli che ha trovato il proprio riscatto attraverso il microcredito riuscendo così a studiare e a crearsi una professione che la porta a gestire molte donne contribuendo alla ricostruzione dell’Afgahnistan. Lakshmi, giovane ragazza disabile indiana maltrattata dalla famiglia che riesce, grazie al progetto di microcredito dell’associazione Pangea che ci affiancherà in queste figure, a studiare e ad avere una propria autonomia aiutando poi di conseguenza i più deboli nelle sue stesse condizioni per una possibilità di rinascita.

"Ci auguriamo - concludono dall'associazione - che queste nostre iniziative possano avere sempre più pubblico e condivisione in un mondo che ormai guarda all’altro con sempre più sospetto e intolleranza ma non è costruendo muri che si costruisce la pace".


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