"Lo strumento approvato oggi, dopo oltre dieci anni di tentativi falliti operati dalle precedenti amministrazioni,  definisce le modalità di sviluppo della Seveso di domani. Il Pgt è frutto di un intenso lavoro di quasi due anni di questa Amministrazione, coadiuvato dal progettista architetto Fregoni con la collaborazione del Politecnico di Milano e con il fondamentale supporto dell´ufficio tecnico del Comune di Seveso coordinato dalla Geometra Boffi". Così il sindaco Paolo Butti annuncia l'approvazione definitiva del nuovo Piano di Governo del Territorio, avvenuta soltanto nel mese di agosto dopo polemiche e peripezie.

Tra queste anche l'arrivo del commissario "ad acta", l'architetto Ermes Barba inviato dalla Regione Lombardia visto che il Comune di Seveso non era stato in grado di rispettare la tempistica stabilita dalla legge.

Ma al di là delle perplessità manifestate dai gruppi di opposizione, l'iter aveva registrato anche i numerosi dubbi della lista "Impegno e servizio", alleata del Pd per il governo della città, che aveva dato il suo benestare per ragioni di maggioranza pur manifestando qualche motivo di disappunto.

Il sindaco Paolo Butti, invece, è convinto della validità del lavoro svolto: "Questo Piano è lo strumento che cambia il volto alla Città e si fonda su 4 capisaldi:

• contenimento del consumo di suolo,

• riqualificazione del territorio urbanizzato,

• nuove condizioni di utilizzo degli spazi urbani, 

• attenzione al commercio, all´industria e all´artigianato nell´ottica dell´aumento dei posti di lavoro.

Le osservazioni presentate dai cittadini e l´importante contributo del Commissario architetto Barba hanno contribuito a migliorare e dettagliare ulteriormente gli obiettivi generali del Piano".

"Particolare attenzione - aggiunge il primo cittadino - è stata data alla salvaguardia degli spazi verdi, sia considerati come suolo prezioso in quanto inedificato, sia per le occasioni che tali spazi potranno rappresentare per la crescita sociale della comunità sevesina".

"Il Piano promuove un´edificazione responsabile nel rispetto dell´ambiente e della tutela di un territorio che ha nelle recenti calamità dimostrato tutta la sua fragilità e precarietà dovuta anche alla cementificazione degli ultimi anni. La volontà di far crescere la città pubblica è dettata dalla convinzione che gli spazi aperti debbano essere condivisi.  Lo spazio pubblico deve essere inteso come uno spazio privato del quale tutti siamo proprietari ed è un elemento essenziale per sviluppare il senso di appartenenza ad una comunità e la forza che può far crescere un territorio. Sono convinto - conclude Butti - che i cittadini guarderanno oltre le mura della propria casa per promuovere un territorio che sia sostenibile e sicuro".