Colpo alla farmacia Beccarelli: scoperti i rapinatori

VAREDO - Gli agenti della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Milano sono riusciti a risalire all'identità dei due che, il 20 dicembre, avevano fatto irruzione nella farmacia di viale Brianza con un fucile a canne mozze. Erano però già finiti in carcere a metà gennaio per scontare la pena residua per altri reati.

A distanza di qualche mese i rapinatori della farmacia Beccarelli hanno un nome e un cognome. L’identità è stata scoperta dagli agenti della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Milano. Per i due, tuttavia, non è stata necessaria la ‘caccia all’uomo’: erano già finiti in carcere a metà gennaio quando gli agenti avevano dato esecuzione a ordinanze di custodia cautelare per reati commessi in precedenza e passati in giudicato.

Le indagini hanno permesso di risalire alla loro identità grazie al modo singolare di operare utilizzato nei sei colpi che vengono loro contestati: caschi integrali sul volto per non essere riconosciuti, guanti per non lasciare impronte, un fucile a canne mozze e, spesso violenza nei confronti delle vittime. Tutto come nel videogioco Gta che è stato utilizzato dalla Polizia per dare il nome all’operazione.

I due, V.P. di 30 anni e D.C. di 32, secondo l’accusa avrebbero iniziato la loro serie di rapine a Milano. Dapprima il 15 dicembre ai danni di un passante in viale Liguria, ‘soffiandogli’ lo scooter: utilizzato un’ora più tardi per il colpo alla farmacia di via Boifava. Il giorno dopo la rapina a una salumeria di corso Garibaldi. Due giorni più tardi, il 18 dicembre, una farmacia a Paderno Dugnano. Il 20 dicembre la farmacia Beccarelli a Varedo in viale Brianza. Poi il 3 gennaio in via Marsala a Milano dove è stata rapinata una coppia in strada.

Poi l’improvviso stop di rapine col fucile a canne mozze. Le forze dell’ordine ora hanno capito il perché: i due erano finiti in carcere per altre condanne da scontare.