Cane da caccia con il collare elettrico: interviene l'Enpa
VILLASANTA - Nei giorni scorsi i volontari del Nucleo Antimaltrattamento dell'Enpa (Ente nazionale protezione animali) sono intervenuti in paese: in un campo di addestramento per cani da caccia hanno trovato un bracco con un collare elettrico. La legge non lo vieta, ma il regolamento comunale sì.
Un bracco di circa tre anni con un collare elettrico. E' quanto hanno trovato i volontari del Nucleo Antimaltrattamento dell'Enpa, intervenuti nei giorni scorsi a Villasanta. Un'uscita dovuta alla segnalazione di cittadini che denunciavano la probabile presenza del tanto esecrato strumento in un campo dove vengono addestrati cani da caccia.
Il sopralluogo ha permesso di verificare che quanto segnalato corrispondeva al vero: tra diversi cani da caccia, tutti peraltro vaccinati, con documentazione in regola, in ottimo stato di salute e di proprietà di un cacciatore italiano sessantenne, ce n'era uno con un vistoso collare elettrico al collo. Alla richiesta di spiegazione da parte dei volontari, il proprietario si è giustificato dicendo che è abitudine nell'addestramento venatorio ricorrere a tale strumento per migliorare il riporto della selvaggina da parte del cane. L'animale che lo portava, secondo lui, era fin troppo vivace e poteva far male agli altri suoi cani. Inoltre ha asserito che il collare gli era stato regalato ed era certo che non funzionasse. Cosa peraltro smentita dai fatti.
I volontari hanno sensibilizzato il cacciatore ricordando che tale modalità di addestramento è vietata nel territorio di Villasanta e il collare (sporco e puzzolente) è stato ritirato raccomandando che esistono metodi di addestramento alternativi. Il Nucleo Antimaltrattamento comunque tornerà regolarmente a verificare la situazione, nel caso il proprietario risultasse recidivo scatterebbe un intervento con le autorità competenti e sarebbe comminata un'ammenda da 100 a 500 euro.
L'Enpa (Ente nazionale protezione animali) ringrazia il Comune di Villasanta che ha dimostrato grande sensibilità nel condannare l'impiego di un simile strumento coercitivo, così come sancito dal Regolamento Comunale sulla Conduzione e il Benessere degli Animali (in vigore dal 2007) all'articolo 9 sul maltrattamento e mancato benessere di animali che vieta l'uso di strumenti cruenti (collari elettrici con rilascio di scariche, collari con punte, ecc.) per l'addestramento di qualsiasi animale.
Purtroppo non è l'unico caso di impiego di un collare elettrico in Brianza. Nello scorso mese di agosto l'Enpa era intervenuta a Besana in Brianza in soccorso di Rocky, piccolo cagnolino che veniva colpito dalle scosse per far sì che non abbaiasse.
Il sopralluogo ha permesso di verificare che quanto segnalato corrispondeva al vero: tra diversi cani da caccia, tutti peraltro vaccinati, con documentazione in regola, in ottimo stato di salute e di proprietà di un cacciatore italiano sessantenne, ce n'era uno con un vistoso collare elettrico al collo. Alla richiesta di spiegazione da parte dei volontari, il proprietario si è giustificato dicendo che è abitudine nell'addestramento venatorio ricorrere a tale strumento per migliorare il riporto della selvaggina da parte del cane. L'animale che lo portava, secondo lui, era fin troppo vivace e poteva far male agli altri suoi cani. Inoltre ha asserito che il collare gli era stato regalato ed era certo che non funzionasse. Cosa peraltro smentita dai fatti.
I volontari hanno sensibilizzato il cacciatore ricordando che tale modalità di addestramento è vietata nel territorio di Villasanta e il collare (sporco e puzzolente) è stato ritirato raccomandando che esistono metodi di addestramento alternativi. Il Nucleo Antimaltrattamento comunque tornerà regolarmente a verificare la situazione, nel caso il proprietario risultasse recidivo scatterebbe un intervento con le autorità competenti e sarebbe comminata un'ammenda da 100 a 500 euro.
L'Enpa (Ente nazionale protezione animali) ringrazia il Comune di Villasanta che ha dimostrato grande sensibilità nel condannare l'impiego di un simile strumento coercitivo, così come sancito dal Regolamento Comunale sulla Conduzione e il Benessere degli Animali (in vigore dal 2007) all'articolo 9 sul maltrattamento e mancato benessere di animali che vieta l'uso di strumenti cruenti (collari elettrici con rilascio di scariche, collari con punte, ecc.) per l'addestramento di qualsiasi animale.
Purtroppo non è l'unico caso di impiego di un collare elettrico in Brianza. Nello scorso mese di agosto l'Enpa era intervenuta a Besana in Brianza in soccorso di Rocky, piccolo cagnolino che veniva colpito dalle scosse per far sì che non abbaiasse.