Al Must scocca l'ora della "filoteca": un laboratorio per le mamme in attesa
VIMERCATE - E' stato ribattezzato "filoteca": si tratta di un laboratorio dedicato alle mamme in dolce attesa, in programma domani, mercoledì 30 dicembre alle 10, al Must. L'iniziativa rientra nel ricco programma di manifestazioni a corollario della mostra di Renato Guttuso, visitabile al museo fino al 21 febbraio.
Dal 28 novembre 2015 al 21 febbraio 2016 in mostra al Must venti dipinti di Renato Guttuso, uno dei pittori più amati, travolgenti e discussi del Novecento italiano. In particolare la mostra presenta opere con ritratti e figure umane, temi ai quali Guttuso ha dedicato attenzione lungo tutta la sua lunga vita artistica.
Coerente e sincero, Guttuso fu tutt’uno con le sue passioni artistiche, civili e politiche, sentimentali e mondane, raccontando in pittura la sua vita ed il suo mondo senza censure e senza scendere a compromessi.
Durante la mostra sono programmate visite guidate e laboratori 0-99 anni. Domani, mercoledì 30 dicembre, alle 10 sarà la volta di un percorso dedicato alle mamme in attesa con breve visita guidata alle opere e successivo laboratorio. La visita sarà accompagnata da una tisana da sorseggiare e sarà incentrata sulle opere di Guttuso che maggiormente emanano aria di maternità.
Al termine un laboratorio creativo per la realizzazione una “filoteca”: un filo, strumento di misura del proprio corpo, diventerà il principio di forme da donare al bimbo che verrà.
Al termine un laboratorio creativo per la realizzazione una “filoteca”: un filo, strumento di misura del proprio corpo, diventerà il principio di forme da donare al bimbo che verrà.
L'obiettivo del laboratorio sarà quello di confezionare un piccolo libro per raccontare storie al bambino (o per raccoglierne le fotografie): per farlo verranno messi a dispozione delle partecipanti tanti materiali di diversa forma, consistenza e colore. Verrà fornita una guida e un supporto da parte delle educatrici esperte ma non un “modo” o un modello troppo rigido da copiare, in modo tale che ciascuna potrà sentirsi libera di interpretare le forme e i materiali per comporre la propria personale creazione.