Ibm, una delegazione accolta in Regione per salvaguardare il posto di lavoro
VIMERCATE - Una delegazione dei dipendenti della Ibm, proveniente dalle varie sedi dell'azienda, è stata accolta martedì in Regione Lombardia dalla commissione Attività produttive. Il 12 gennaio a Roma si svolgerà l'incontro tra i vertici dell'azienda e il Ministero.
La Commissione Attività produttive, presieduta da Angelo Ciocca (Lega Nord) ha incontrato martedì in audizione lavoratori e rappresentanti sindacali di IBM: sul tavolo le sorti dei 306 dipendenti (un terzo dei quali impiegati a Milano e provincia) ceduti, dal prossimo gennaio, ad Adecco. E’ stata ribadita dai lavoratori e dalle parti sociali la preoccupazione che si tratti di una manovra alternativa e di “anticamera” alla mobilità, anche in considerazione della tipologia di dipendenti interessati dalla ristrutturazione: età media 53 anni, mamme part-time, categorie protette, dipendenti quasi prossimi alla pensione.
All’audizione erano stati invitati anche i vertici di IBM, che hanno deciso di non partecipare all’incontro, dando però la disponibilità per un vertice bilaterale.
“Abbiamo deciso di convocare Ibm per il 12 gennaio, il giorno prima dell’incontro fissato tra azienda e Ministero a Roma – spiega il presidente della Commissione, Angelo Ciocca – Lo scopo è quello di rimarcare l’attenzione del Consiglio regionale e chiedere garanzie per la salvaguardia dei posti di lavoro, se non addirittura un ripensamento di questa esternalizzazione. La Lombardia non può permettere che un patrimonio umano e professionale di questo tipo venga disperso: gli esiti dei lavori della nostra Commissione saranno comunicati anche al governatore Maroni”.
L’audizione era stata chiesta dal consigliere Antonio Saggese (Lista Maroni) che ha espresso preoccupazione per la tipologia di dipendenti interessati dalla ristrutturazione aziendale. In audizione è intervenuto, tra gli altri, anche il consigliere Enrico Brambilla (PD), che ha ricordato il precedente della dismissione del sito aziendale di Ibm a Vimercate (MB) e sollecitato, nelle prime settimane del 2016, anche un incontro con Adecco per comprendere al meglio il piano di impiego e le garanzie occupazionali per queste 306 persone.
127 i dipendenti (tra dirigenti, quadri e impiegati) lombardi interessati e che fanno capo alle sedi di Segrate, Settimo Milanese, Milano Cascia e Pero.